Expo, i cibi più strani da provare

Dall’hamburger di coccodrillo, al vino di fiori: tra i padiglioni dell’Esposizione sono decine i cibi particolari da non perdere.

L’esperienza a Expo Milano 2015 non è solo ricca di padiglioni, eventi e ristoranti, ma anche il posto ideale per provare qualche insolita avventura dal punto di vista gastronomico. L’Expo è un’occasione irripetibile per assaggiare, ad esempio, la carne di coccodrillo dello Zimbabwe o le pigne selvatiche ripiene provenienti dai boschi austriaci. Abbiamo scelto per voi le dieci cose più strane da provare all’interno dell’Esposizione Universale.

1 Crocoburger, hamburger di coccodrillo. All’Esposizione Universale è arrivato il Crocoburger, una vera specialità: lo Zimbabwe ha infatti ottenuto tutti i permessi per offrire nel suo padiglione la carne di coccodrillo alla griglia.  Si tratta di un’esclusiva per Expo Milano 2015 ed è la prima volta che la carne di coccodrillo arriva in Italia direttamente dallo Zimbabwe, il maggiore esportatore al mondo. La pietanza potrà essere consumata esclusivamente all’interno del Cluster dei Cereali, nello spazio di 145 metri quadrati riservato al paese africano. Insieme alla carne verrà offerta una bevanda tipica, si chiama “Imperdibile”, e unisce il potere rinfrescante dell’infuso del frutto di baobab con il succo di uva rossa. Il sentore aromatico e floreale è regalato dai fiori di sambuco.

Dove: Cluster dei cereali, spazio dello Zimbabwe. Costo: 15 euro, bevanda compresa

croco1Fig. 1 – Crocoburger, l’hamburger di carne di coccodrillo

2. Rice Burger: lo street food in stile giapponese. Anche il padiglione giapponese punta sullo street food, offrendo il divertente e innovativo Rice Burger, in cui al posto del pane si usa un composto di riso compattato a forma di disco. Al Padiglione del Giappone si possono assaggiare tre tipi di rice burger: con manzo affettato e salsa teriyaki, pollo o tempura di gamberi. Il riso, con la sua consistenza compatta, diventa una soluzione perfetta per un pasto veloce e salutare, capace di regalare un immediato senso di sazietà. Il sapore neutro permette di valorizzare e percepire in modo più intenso i vari ripieni e le salse.

Dove: Padiglione del Giappone. Costo: 10 euro

riceburgerFig. 2 – Rice Burger, l’hamburger con le cialde di riso

3. Weed Burger, l’hamburger olandese a base di alghe. Restiamo ancora in tema hamburger per una specialità proposta dal Padiglione dell’Olanda: il Weed Burger, un panino fatto di alghe che – nonostante il suo aspetto verde – è davvero invitante. Nel caso l’idea non vi convinca potrete ripiegare su un altrettanto buono, anche se meno speciale, hamburger al pomodoro o al pesce.

Dove: Padiglione Olanda. Costo: 9,5 euro

weedburgerFig. 3 – Weed Burger, l’hamburger olandese a base di alghe

4. Kulajda, zuppa delle montagne. Basta trasferirsi in Repubblica Ceca per assaggiare un piatto particolarmente speziato, la Kulajda, una zuppa delle montagne tipica della Boemia settentrionale, ricca di funghi, con patate, panna acida, aneto, uovo, cumino e aceto. Il ristorante di questo padiglione riserva molte sorprese, come la carne di capriolo con salsa di bacche di rosa canina, o il famoso gulasch di selvaggina. Il menù non deluderà i visitatori in cerca di gusti tipici di paesi lontani.

Dove: Padiglione Repubblica Ceca. Costo: la zuppa costa 9 euro, gli altri piatti in menù tra 8 e 25 euro

kulaidaFig. 4 – Kulajda, la zuppa delle montagne tipica della Boemia Settentrionale

5. Le pigne selvatiche ripiene nel bosco austriaco. Al bar D’ Atmosfera del Padiglione austriaco, oltre a godere del clima e dei profumi del bosco, potrete assaggiare le pigne selvatiche, fagotti di pasta sfoglia ripieni di ragù di cervo, del famoso chef austriaco Heinz Reibauer. Da provare anche le polpette di capriolo con purea di prezzemolo e la salsa al miele di abete.

Dove: Padiglione Austria. Costo: 5 euro

atmosferaFig. 5 – Il bar D’Atmosfera del padiglione Austriaco

6.  Tangyuan, riso glutinoso cinese. Nel Padiglione della Cina non aspettatevi il menu del classico ristorante cinese italiano: ci sono gusti esotici che val la pena sperimentare, come il Tangyuan, definito dai cinesi riso glutinoso in polvere con sesamo nero o zucchero; altrimenti sono da provare, rigorosamente con le bacchette, gli spaghetti cinesi stufati con legumi, montone e fungo nero, tipici della regione del Guxiang.

Dove: Padiglione della Cina. Costo: menù da 2 a 7 euro

mozzareFig. 6 – Il Tangyuan, riso glutinoso con sesamo nero e zucchero

7. Vino di fiori nel padiglione coreano. Al Padiglione della Corea del Sud potrete sorseggiare questa tipica e stravagante bevanda, il vino di fiori, che si può acquistare in bottiglia nello shop a 8 euro. Nel frattempo sarà difficile non farsi tentare dalle tante specialità a base di alghe, fritte, croccanti, essiccate, insieme ai piatti a base di pollo rosso o maiale piccante.

Dove: Padiglione Corea del Sud. Costo: menù da 2 a 10 euro

vinoFig. 7 – Vino di fiori nel Padiglione Coreano

8. Pesce russo del Mar Bianco. Tutti i giorni alla cucina del Padiglione della Russia gli ospiti possono godere di una degustazione gratuita di cibi tradizionali. La specialità è il pesce, ma non quello delle nostre pescherie: i pesci arrivano dalla Siberia, esattamente dal Mar Bianco, e sono praticamente introvabili fuori dal Paese. I pesci vengono proposti negli assaggi, come anche al ristorante.

Dove: Padiglione della Russia. Costo: degustazione gratuita; menù del ristorante da 7 a 14 euro

russiaFig. 8 – La degustazione gratuita di pesce russo del Mar Bianco

9 Gelato alla vodka sul Decumano. Il baracchino della Bielorussia, che si trova lungo il Decumano, è quotatissimo grazie a un gelato speciale. La scelta è limitata a due varianti: sorbetto ai frutti di bosco oppure sorbetto ai frutti di bosco con aggiunta di vodka. Consigliamo vivamente la seconda ipotesi, che riscatta in pieno la qualità della base, restituendogli un vigore nuovo e dissetante.

Dove: davanti al Padiglione della Bielorussia. Costo: gelato con la vodka a 3 euro

10. Gelato al gorgonzola o al pesto. Non solo gelato con la Nocciola IGP del Piemonte o con quella Mortarella Campana e il Pistacchio di Bronte DOP, ma anche con il Gorgonzola di Abbiategrasso o con il pesto alla genovese : nel cuore del Padiglione Italia è possibile gustare un gelato molto particolare allo stand di Rigoletto Gelato e Cioccolato, posizionato lungo il cosiddetto “Cardo. Antonio Morgese, responsabile della gelateria artigianale, ha dedicato i tanti sapori alle regioni d’Italia e alcuni sono davvero strani: il  gelato al gorgonzola, variegato con la salsa allo zenzero, sta riscuotendo molto successo.

Dove: Padiglione Italia, lungo il Cardo. Costo: cono/coppa piccola 3 euro, grande 3.50 euro

Per chi, invece, preferisce sapori italiani o esotici più tradizionali, ecco la nostra guida tra assaggi, chioschi e ristoranti di EXPO, per gustare le specialità dal mondo senza spendere una fortuna. Continuate a seguire i nostri aggiornamenti all’interno della sezione Expo con tutti i consigli utili per muoversi più agevolmente tra le esposizioni, e i servizi di mobilità a vostra disposizione. Buon EXPO a tutti!

Per poter visualizzare i commenti devi accettare i cookie facoltativi, clicca qui per cambiare le tue impostazioni sui cookie.