Usare smartphone e tablet anche offline

In vacanza e in generale quando siamo lontani da casa, i giga cominciano a scarseggiare. Dalle mappe offline a una Wikipedia portatile, ecco gli strumenti da usare per evitare di rimanere a corto di informazioni

Senza connessione siamo (quasi) perduti. Quando la copertura di rete dello smartphone è a zero tacche, o quando esauriamo  i Giga inclusi nel nostro piano tariffario, le conseguenze sono tangibili: niente mappe, niente musica, film né recensioni dei ristoranti. Tablet e smartphone – i nostri problem solver per eccellenza – non sono più capaci di rispondere ad alcuna domanda. Se siamo in viaggio, la soluzione più semplice rimane quella di affittare un pocket wi-fi, che ci consente di navigare come sempre, a un costo contenuto. In alternativa, ecco come preparare un kit di sopravvivenza offline.

Come non perderci. Google Maps permette di scaricare aree di navigazione offline, prima di partire (qui la guida ufficiale). È però necessaria una precauzione: si può avere solo un’area per volta, le cui dimensioni massime sono quelle di una regione italiana. Quindi, se abbiamo pianificato un viaggio più lungo, conviene usare altri software, come HereWeGo, dove il download è personalizzabile e si possono selezionare Paesi, continenti o il mondo.

Attrazioni da visitare, hotel e ristoranti. Con TripAdvisor possiamo conservare intere città offline. Dopo aver inserito il luogo che ci interessa nel motore di ricerca, non resta che fare qualche scroll, fino a trovare l’opzione “scarica”. Poi vedremo l’elenco dei posti salvati nel nostro profilo, alla voce “città scaricate”.

Riappropriamoci di musica e film. Tornare al passato e salvare mp3 e video sui dispositivi è la via più scomoda. Per fortuna, ci sono alternative.

  • Partiamo dalla musica. La maggior parte dei software di streaming ha un’opzione offline (qui come farlo con Spotify e qui con Apple Music). Purtroppo, però, queste funzionalità sono quasi sempre nelle versioni a pagamento. Ma ci sono modi per non rinunciare alla musica anche senza sottoscrivere un abbonamento. Player FM è un ottimo software con playlist radio da tutto il mondo, Italia compresa. Anche Radio Rai ha un’ottima app con cui scaricare puntate offline (qui la versione iPhone, qui quella Android), unica controindicazione, questo programma ha il geoblocking e, quindi, non funziona dall’estero.
  • E ora i video. Netflix, oltre a permettere il salvataggio offline (qui come funziona) ha, di recente, introdotto una funzione molto interessante. Si chiama smart download. Quando attiviamo quest’opzione, l’app salverà per noi gli episodi successivi delle serie tv che stiamo guardando e cancellerà in automatico quelli precedenti. Così potremo vedere “come va a finire” qualcosa, anche se siamo in treno. Per evitare di azzerare il piano tariffario, gli smart download funzionano solo attraverso il wi-fi.

Ri-acquisiamo la conoscenza del mondo. In questo caso, scegliamo ciò che ci interessa.

  • Con Kiwix è possibile scaricare tutte le risorse di Wikipedia, dai dizionari, alle citazioni, fino all’intera enciclopedia.
  • Dal menu di Google Traduttore possiamo scegliere moltissime lingue offline. È un’opzione interessante se siamo all’estero, perché – toccando sull’icona “fotocamera” e inquadrando un cartellone o un menu – avremo l’equivalente in italiano.
  • Se vogliamo sapere a quanti piedi equivale un metro o a quante rupie equivale un euro, possiamo usare un convertitore universale (qui una versione Android e qui l’equivalente iOS)

Salviamo le cose importati da leggere. La scelta più pratica è Pocket: è il nostro archivio di pagine web offline, organizzate per categorie. E si sincronizza anche tra più device. Per esempio, potremo salvare un contenuto da pc e averlo anche sullo smartphone. Molto utile se abbiamo un elenco di letture in sospeso, e le vacanze sono il momento per arrivare in fondo.

E infine qualche accortezza. Può sembrare banale precisarlo, ma tutto ciò che salviamo sull’archivio del telefono o del tablet ruberà spazio. Conviene non essere ingordi, altrimenti sarebbe come riempire la valigia di cose inutili. Molti smartphone hanno un software integrato che consiglia su come gestire la memoria, in alternativa – per il mondo Android – possiamo affidarci a Files Go, che suggerisce i contenuti meno usati da eliminare. Poi, se siamo lontani da casa, conviene non bruciare tutti i giga a disposizione. Dal 2017, in tutti i Paesi dell’Unione Europea e, per il momento, anche nel Regno Unito, il roaming è gratuito. Ma i dati a disposizione diminuiscono in modo drastico (qui il Garante per le Comunicazioni spiega come calcolare i giga all’estero). Allora conviene tenere sotto controllo le soglie, con app come My Data Manager, per verificare quali software succhiano più informazioni. E, infine, se siamo in emergenza, possiamo agganciarci a uno dei 100 milioni hotspot gratuiti segnalati nel mondo da WiFi Map.

E voi? Quando siete senza connessione, quali sono i servizi di cui non potete fare a meno?

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