Expo, cosa non perdere a Palazzo Italia

Il Padiglione dedicato all'Italia sta facendo il record di accessi di tutta EXPO grazie a un mix di tradizioni e innovazioni d’Italia. Ecco qualche consiglio per gustarselo al meglio.

Palazzo Italia si presenta come una foresta pietrificata di grande complessità tecnica, costituito da 700 pannelli di bio-cemento bianco, un materiale messo a punto appositamente per l’Esposizione Universale. E’ il simbolo di Expo 2015 insieme all’Albero della Vita, e sarà l’unico edificio permanente della manifestazione. All’interno un percorso da seguire accompagna il visitatore alla scoperta del cibo della nostra Penisola, esibito come fosse un’opera d’arte. L’abbiamo seguito passo dopo passo per scoprire tutto quello che c’è da vedere sul padiglione che rappresenta il nostro Paese.

Come si arriva? Il nostro tour infrasettimanale è iniziato alle 10:00 del mattino. Siamo partiti da Cadorna, crocevia di molti mezzi di trasporto, e abbiamo preso la metropolitana M1, linea rossa, pagando un biglietto andata-ritorno pari a 5 euro. I treni della M1 passano ogni 3 minuti, direzione EXPO Rho Fiera, arrivano a destinazione dopo 20 minuti di percorrenza.

biglietto metro expo

 

Durante il tragitto abbiamo chiesto ai ragazzi di @AskExpo quale fosse l’ingresso più comodo per raggiungere il Padiglione. Di seguito la loro risposta:

ask expo

In effetti la fermata della metro è antistante l’entrata di EXPO Fiorenza, dove è possibile ritirare la cartina all’Info Point. Non c’era molta gente all’ingresso, ma consigliamo vivamente di comprare i biglietti online in modo da risparmiare 5 euro (pagando 34 euro anziché 39 euro) e in modo tale da evitare di fare due code, in biglietteria e per i controlli attraverso il metal detector da cui si accede al sito espositivo. Dopo 500m si arriva presso l’ingresso Ovest Triulzia, si passa davanti il Padiglione Zero, si imbocca il Decumano e una volta arrivati in Piazza Italia si prende il Cardo – dove già si respirano i sapori Italiani del Padiglione Italia di Calabria, Emilia Romagna, Irpinia, Trentino Alto Adige, Lombardia e Sicilia – per poi arrivare dritti dritti al bianco Palazzo Italia (in totale sono 20 minuti di tragitto, per quasi 2 km, quindi consigliamo scarpe comode e abbigliamento adatto al clima).

mappa expo

Palazzo Italia in un involucro di cemento ‘bio’. La struttura di Palazzo Italia non ha eguali: sembra una foresta pietrificata fatta da cemento biodinamico, un materiale che ha una doppia valenza ”bio”: la capacità di abbattere gli inquinanti presenti nell’aria grazie a un principio attivo fotocatalitico e la composizione per l’80% di materiali da riciclo. Talmente maestoso da attirare moltissimi visitatori (tra cui anche scolaresche che si possono evitare andando nel pomeriggio) per cui è prevista una coda di almeno 40 minuti.

Inizia un viaggio attraverso le potenze d’Italia. Entrando nel Palazzo si trovano le risposte dell’Italia ai temi dell’Expo, partendo da un percorso sulla nostra identità, alla ricerca di quei valori legati alla nutrizione e alla vita. Ciascuna rappresentazione rende merito alla straordinaria diversità che ci contraddistingue, ma al tempo stesso valorizza la forza unitaria del nostro Paese. Il percorso travolge il visitatore tramite la stanza dalle esperienze umane, poi la stanza del caos e quella degli specchi, a seguire quella in cui c’è un mondo senza Italia (come un anello senza diamante), infine si arriva in un meraviglioso orto botanico a forma di stivale, in cui sono esposti i principali suoli italiani e le loro culture. In vetrina si trovano innovazioni come “l’agronomo volante” o “la plastica che scompare”, come “i pomodori su Marte” coltivati per la prima volta nel Lazio in ambiente sterile, e tanti altri esempi curiosi, che fanno parte della cultura italiana.

 

Dalle percezioni all’impegno per il Pianeta. La potenza del futuro si esplica nell’impegno di tutti  noi nei confronti delle nuove generazioni. Per questo motivo parte del padiglione è dedicato ai più piccoli con un Vivaio per le scuole in cui classi di bambini possono apprendere il valore del cibo come alimento e fonte di vita. Infine, qui viene presentata la Carta di Milano un manifesto che ha l’obiettivo di chiedere alle istituzioni locali, nazionali e internazionali di assumere precise iniziative per contrastare le disuguaglianze nell’acceso al cibo. Palazzo Italia mette a disposizione dei totem tramite cui è possibile firmare la carta aderendo così all’appello.

L’ultimissima tappa del padiglione propone un’area dedicata al Lazio (unica regione con uno spazio a sé all’interno del palazzo) in cui si possono visitare virtualmente i paesaggi tramite i divertenti occhiali Oculus Rift, per immergersi nella realtà virtuale, gratuitamente.

Il tempo di bere e di mangiare. Qualche consiglio utile. Dopo un’ora e mezza, il tempo necessario per visitare tutto con calma, ci è venuta voglia di un bel bicchiere di acqua fresca. Abbiamo di nuovo interpellato i ragazzi di @askexpo, ricevendo utili indicazioni:

ask expo2

A poche decine di metri, di fronte al Padiglione Italia e appena dopo l’Albero della Vita si trova il Cluster Bio-Mediterraneo. La Casa dell’Acqua è lì, pronta ad erogare fino a 7000 litri di acqua al giorno. Bevendola si aiuta l’ambiente evitando di immettere ogni giorno in atmosfera 427,8 kg di anidride carbonica, 7440 g di idrocarburi, 4650 g di ossido di zolfo, 3720 g di ossido di azoto e 3348 g di monossido di carbonio.

Dentro al Palazzo Italia non c’è un’area ristorante (ad eccezione del ristorante milanese di lusso Peck riservato ai VIP, che possono accedervi solo tramite invito, situato al 4° piano panoramico), occorre uscire per trovare qualcosa di prezzo medio da mettere sotto i denti. Ci sono diverse opzioni per poter soddisfare la propria golosità senza andar lontano, restando in ‘tema Italia’ tra le regioni rappresentate nel Padiglione lungo il Cardo (Calabria, Emilia Romagna, Irpinia, Trentino Alto Adige, Lombardia e Sicilia), oppure tra ristoranti e snack-bar nei dintorni.

Tra le soluzioni più sfiziose c’è la proposta del Sudtirol: si trova lungo il Cardo e propone i tipici brezen farciti più una bibita a 8,50 euro; per un tagliere si passa a 15 euro, mentre lo strudel 2.0 costa 6 euro. Chi desidera un pranzo più economico e veloce può spostarsi sempre lungo il Cardo e andare da Let’s Toast: un maxi toast costa 5 euro, mentre una caprese o un panino prosciutto e funghi 6 euro. Appena fuori da Palazzo Italia c’è un ristorante Ferrarini che propone piade a 7 euro, ma anche fondute di Parmigiano oppure una crescia d’Urbino a 9 euro, mentre i taglieri costano 12 euro. Eataly invece, a 500 metri di distanza sul Decumano, propone un menu con piatti da 20 ristoranti regionali, quali ravioli lombardi alle erbette burro e salvia con crema di carote e balsamico a 9 euro o una treccia di bufala campana con pomodoro e crema di melanzane a 15 euro.

Così è passata la nostra mezza giornata ricca di contenuti e sapori Made in Italy. Ora siamo pronti a visitare gli altri Padiglioni e i Cluster dell’Esposizione Universale. Continuate a seguire i nostri aggiornamenti all’interno della sezione Expo e buona visita a tutti!

Per poter visualizzare i commenti devi accettare i cookie facoltativi, clicca qui per cambiare le tue impostazioni sui cookie.