Vita da single, strategie di risparmio

Chi vive da solo spende fino al 64% in più di chi condivide la propria quotidianità con qualcun altro. Ecco come ridurre le spese, tra app e consigli sulla spesa.

Vivere da soli costa caro, fino al 64% in più rispetto a chi condivide la quotidianità con un’altra persona. Non lascia spazio a dubbi uno studio Coldiretti condotto sui 7,7 milioni di italiani che vivono per conto proprio: la spesa media per alimentari e bevande di un single, solo per fare un esempio, è di 274 euro al mese, il 45% in più rispetto ai 190 euro spesi da ogni componente di una famiglia tipo (per l’Istat, 2,3 persone). Per i single è carissima (fino al 98% in più) anche la casa: gli appartamenti più piccoli, infatti, hanno prezzi più alti al metro quadro sia in caso di acquisto sia di affitto, e poi ci sono le spese per l’automobile, per il riscaldamento, per il tempo libero ecc. Eppure, anche chi vive da solo può risparmiare: tra app e consigli pratici, ecco come contenere le spese.

Controllare le uscite con le app. Chi vive da solo è generalmente meno attento a entrate e uscite, perché non deve pianificare l’economia domestica di una famiglia. La conseguenza è spesso quella di non monitorare le spese, ritrovandosi a spendere più di quello che si pensa. Qui vengono in soccorso le app. Money Target sembra proprio pensata per i single: la sua caratteristica più interessante è che distingue tra spese “Essenziali”, come cibo e bollette, e spese superflue, denominate “Stile di vita”, ovvero aperitivi, cinema, uscite con gli amici, ecc., mostrando subito quali voci ritoccare o tagliare per rientrare nel proprio budget mensile. Costa 0,99 euro, è made in Italy e si scarica su dispositivi Apple. Disponibile su App Store e gratuita, cents permette di tenere traccia di tutte le micro-spese effettuate ogni giorno. Si possono salvare le “spese frequenti” e personalizzare le icone. Anche Expense IQ (gratuita per Android), oltre a monitorare tutte le spese, tiene conto delle fatture da pagare e aiuta a pianificare il budget.

Fare la spesa alimentare al mercato. Una porzione d’insalata già lavata da 200 grammi costa mediamente 13 euro al chilo, quelle da meno di 100 grammi circa 16 euro. Il consiglio per chi vive da solo è quindi quello di fare la spesa al mercato, dove si può comprare ciò che serve nella quantità desiderata, spendendo in media 2 euro al chilo. Ancora: esistono strategie di risparmio perfette per le famiglie che si adattano anche alle esigenze dei single. Durante le offerte speciali, per esempio, è una buona idea fare scorta di scatolame e cibi a lunga conservazione (che scadono cioè dopo parecchio tempo dal confezionamento). Questo permette di risparmiare fino a 114 euro al mese, quindi 1.368 l’anno. E poi, anche chi vive da solo può usare i coupon che permettono di risparmiare fino al 70% e di fare acquisti a un costo vantaggioso.

Pianificare per risparmiare. Andare a fare la spesa con cadenza settimanale (per i freschi) o mensile (prodotti non deperibili) consente di realizzare acquisti mirati e di valutare con attenzione le offerte. Altro modo per risparmiare è il “meal planning”, letteralmente “pianificazione del cibo”. Si tratta della (buona) abitudine di pianificare in anticipo quello che si mangerà nel corso della settimana. In questo modo basterà fare la spesa una volta sola, evitando di perdere tempo negli altri giorni, di sprecare denaro acquistando cose che non occorrono o, peggio, di comprare ogni sera la cena al take away sotto casa. Buona abitudine, che consente anche di contenere le spese, è cucinare e surgelare le porzioni che non si mangiano subito.

In casa, scegliere le tariffe orarie e le valvole termostatiche. Anche sulle bollette di luce e gas si può risparmiare. Cominciamo dall’elettricità: Facile.it calcola che piccoli accorgimenti possono far risparmiare a chi vive da solo fino a 181 euro all’anno sull’energia elettrica. Il primo passo è scegliere, nel mercato libero (che in media ha prezzi più bassi rispetto a quelli dell’Autorità), la tariffa più adatta al proprio profilo. Un single che sta poco in casa, per esempio, dovrebbe preferire le tariffe biorarie, che prevedono notevoli riduzioni di costo dopo le 19 e che consentono un risparmio annuo fino a 27 euro. Per il riscaldamento, utilizzando le valvole termostatiche per i termosifoni, già obbligatorie per chi usa il riscaldamento centralizzato, un single può arrivare a risparmiare 48 euro all’anno (una famiglia numerosa addirittura 157 euro). Questi dispositivi, che nella grande distribuzione si acquistano a poche decine di euro, permettono infatti una corretta ripartizione del calore tra le stanze di un appartamento, escludendo automaticamente il termosifone quando viene raggiunta la temperatura impostata. Per l’acqua calda, invece, è meglio scegliere uno scaldabagno a gas a uno elettrico: così facendo ai single rimarrebbero in tasca 71 euro all’anno. Per quanto riguarda gli altri elettrodomestici, un single che usa lavatrice e lavastoviglie sempre a pieno carico riesce a far abbassare la bolletta di circa 12 euro l’anno.

Trovare un coinquilino per dividere le spese. Chi vive da solo in una casa con una stanza in più e non disdegna la compagnia, può decidere di affittarla e risparmiare così sulle spese di casa. Tra i siti che mettono in contatto chi offre il proprio appartamento e chi è alla ricerca di una sistemazione c’è easystanza.it, piattaforma su cui sono presenti annunci di 30 mila camere in affitto in tutta Italia. Il sito permette di trovare affitti di appartamenti in condivisione anche per brevi periodi e di rifiutare le prenotazioni quando si preferisce stare da soli. Stesso principio è alla base di Airbnb, di Wimdu e di roommatesapp, app per iOS e Android la cui finalità è trovare il coinquilino ideale incrociando alcuni fattori (età, sesso, occupazione, tolleranza al fumo e agli animali).

 

 

 

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