La “silver economy”: un vero megatrend

Man mano che aumenta l'età media degli abitanti del pianeta, si profilano nuovi bisogni e stili di vita. Ma anche inedite opportunità di investimento, per chi vuole puntare sui settori che trarranno beneficio da questa tendenza di portata storica

L’incremento della popolazione globale e l’allungamento dell’aspettativa di vita, con conseguente mutamento di usi, costumi e abitudini, stanno modificando in modo radicale lo stile di vita e i bisogni dei cittadini di tutto il mondo. Un mix di invecchiamento, drastico calo della fertilità e urbanizzazione porterà a un mondo completamente diverso tra poco più di 10 anni. Nel 2030 la popolazione prevista sarà di circa 8,3 miliardi di persone, la civiltà umana complessivamente sarà più vecchia e quasi tutta focalizzata nei centri urbani. La UN Population Division, la divisione delle Nazioni Unite creata nel 1946 e che si occupa di registrare e monitorare i vari cambiamenti demografici globali, ha previsto che entro il 2030 saremo sì di più su questo pianeta, ma non saremo distribuiti equamente per fasce d’età e regioni. Il 30% dell’incremento riguarderà persone sopra i 65 anni ed entro il 2050 il 50% della crescita complessiva si concentrerà molto probabilmente in Africa.

L’avanzata dell’“economia argentata”. La popolazione mondiale, quindi, aumenta e vive di più. Dunque, complessivamente, invecchia. E se per alcuni aspetti questa è un’affermazione che può far preoccupare, soprattutto se consideriamo il fatto che le casse degli Stati non saranno sufficientemente piene da poter garantire una sussistenza in termini di pensioni e assistenza sanitaria, dall’altro lato – forse quella un po’ più cinico – questa tendenza può portare a una crescente domanda di servizi legati a salute, biotecnologia (sempre in ambito medico) ma anche tempo libero (avendo tempo e denaro da poter spendere). E questa “nuova economia” ha già un nome: silver economy, l’economia argentata, come d’argento sono i capelli delle persone sopra una certa età. Oxford Economics ha stimato che la silver economy solamente dall’altra parte dell’Atlantico muove un giro di affari da 7.100 miliardi di dollari. E siamo solo all’inizio. Merrill Lynch prevede che entro il 2020 la spesa degli over 60 salirà a 15 mila miliardi di dollari. E la “vecchia” Europa non è da meno. Tra poco più di 40 anni il 33% dei cittadini sarà over 65, con nuovi bisogni di servizi specifici, di nuove tecnologie e di prodotti, secondo le stime di Oxford Economics.

Il megatrend della demografia. Insomma, la demografia e la silver economy hanno numeri da vero e proprio megatrend. Che cosa si intende quando si parla di megatrend? Molto semplice: un insieme ben preciso di forze di cambiamento sociale, demografico, ambientale e tecnologico che stanno modificando il mondo in cui viviamo. «L’invecchiamento della popolazione nei Paesi sviluppati sta generando un aumento della spesa sanitaria e della domanda di altri prodotti e servizi destinati agli anziani, quali per esempio viaggi e vacanze, piani pensionistici e case di riposo», dice molto chiaramente Hilary Natoff, gestore del fondo FF Global Demographics di Fidelity.

Quindi, come investire? Quando si parla di megatrend, e la demografia come abbiamo accennato è uno di questi, l’orizzonte temporale deve essere lungo. «I cambiamenti demografici avvengono lentamente, ma sono di grande portata per dimensioni e implicazioni», sottolinea infatti Natoff. Investire sull’ageing population, termine inglese che rende bene il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione, è possibile identificando quei settori che dovrebbero ricevere il maggiore impatto da una popolazione globale più anziana:

  • il settore finanziario e, soprattutto, quello assicurativo, con la fornitura di polizze vita o rischio danni;
  • il settore dei consumi, non solo quelli necessari ma anche quelli discrezionali (viaggi, real estate, gadget hi-tech);
  • il settore delle biotecnologie, che sono essenziali per le industrie farmaceutiche in quanto consentono di ottenere i principi attivi e gli elementi farmaco-tecnici necessari alla formulazione del prodotto finale;
  • Il settore tech e in particolare quello della robotica.

 

Per poter visualizzare i commenti devi accettare i cookie facoltativi, clicca qui per cambiare le tue impostazioni sui cookie.