Celiachia e prodotti gluten free, quando si possono utilizzare i bonus regionali

In Italia circa l'1% della popolazione convive con la celiachia. Se siete tra loro, potete acquistare gratis prodotti senza glutine grazie ai bonus regionali. Ecco come

Secondo l’ultimo censimento, in Italia nel 2015 erano circa 200 mila le diagnosi accertate, parliamo della celiachia, una malattia autoimmune con cui si impara ben presto a convivere. Si tratta di un’infiammazione cronica dell’intestino tenue che, nei soggetti predisposti, viene scatenata quando si mangiano alimenti contenenti glutine. Per chi deve fare i conti con questo disturbo, però, le Regioni si sono organizzate con il cosiddetto bonus celiachia che permette di acquistare prodotti gluten free gratuitamente. Perciò, pur non potendo portare in detrazione quanto pagato per i cibi speciali, i celiaci possono comunque sfruttare questo vantaggio erogato a livello regionale.

Detrazione del 19% per gli alimenti medici destinati a fini speciali. Esiste un Registro nazionale contenente gli alimenti destinati a chi deve seguire una particolare alimentazione. Qui troviamo tre categorie: gli alimenti destinati ai lattanti, quelli per i celiaci e, infine, gli alimenti medici a fini speciali. Tra le tipologie di alimentazione che possono beneficiare della detrazione del 19% troviamo solo gli alimenti medici destinati a fini speciali, ovvero prodotti destinati all’alimentazione completa o parziale di pazienti con capacità limitata, disturbata o alterata di assumere, digerire, assorbire, metabolizzare o eliminare alimenti comuni. Rientrano in questa categoria, per esempio, i pazienti affetti da patologie croniche, come il diabete, e chi è affetto da malattie metaboliche congenite. I celiaci quindi non beneficiano di questa detrazione, ma Stato e Regioni riconoscono ai soggetti affetti da celiachia un bonus da destinare all’acquisto di prodotti gluten free.

Bonus celiachia: a chi spetta e a quanto ammonta. Per ottenere questo bonus è necessario il certificato che attesti la diagnosi di malattia, rilasciato da un medico specialsita, quindi bisogna recarsi presso la Asl di appartenenza per sbrigare alcune pratiche burocratiche. L’azienda sanitaria rilascia quindi il tesserino e un codice di esenzione, unitamente a 12 buoni mensili per l’acquisto di prodotti gluten free. L’importo varia a seconda dell’età del paziente e della Regione di residenza ma, in linea di massima, si va dai 45 euro per i neonati dai 6 ai 12 mesi e si può arrivare fino a 140 euro al mese per gli adulti. Alcune Regioni differenziano l’importo anche in base al sesso del celiaco, tenendo conto il fabbisogno calorico diverso tra maschi e femmine. I bonus possono essere spesi nei supermercati, in negozi specializzati o nelle farmacie.

Alimenti medici speciali e 730 precompilato, meglio fare attenzione. Per il biennio 2017-2018, tra le spese mediche detraibili è possibile recuperare parte della spesa sostenuta per gli alimenti medici a fini speciali (AMF) tra cui, come anticipato, non rientrano i cibi destinati ai celiaci. Dall’imposta lorda si potrà recuperare il 19% di quanto pagato, con una franchigia di 129,11 euro. Attenzione, però, perché se utilizziamo un modello 730 precompilato, sarà necessario fare un controllo piuttosto accurato di tutte le voci perché, trattandosi di una detrazione nuova, non tutte le farmacie potrebbero aver fatto tutto a regola d’arte.

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