Televisori: confronta, scegli, compra

Mai troppo grande – si rischia l’effetto prime file al cinema, troppo piccolo o troppo complicato da usare, soprattutto se lo si vuole collegare al web. Il televisore è l’elettrodomestico preferito dagli italiani: ecco come sceglierlo...

L’elettrodomestico più amato dagli italiani. Entrato ufficialmente nelle case degli italiani negli anni Cinquanta, il televisore è l’elettrodomestico con cui abbiamo maggiore familiarità. Una stima ufficiale degli apparecchi della penisola non esiste. Considerato però che a pagare il canone sono 16,8 milioni di famiglie e che in ogni casa si suppone ci siano almeno due apparecchi, i numeri sono altissimi. Il mercato è molto ampio. Negli anni il televisore è cresciuto di dimensioni, si è appiattito, ha ospitato innumerevoli tecnologie. E se a breve la tecnologia Oled (ve ne abbiamo parlato a proposito del Ces di Las Vegas in questo articolo) farà il suo ingresso nelle nostre case, per chi vuole destreggiarsi subito nella scelta di un nuovo apparecchio ecco qualche indicazione.

Per prima cosa capire dove metterlo. Prima di acquistare il televisore bisogna capire dove metterlo: tenere conto di lunghezza, larghezza e profondità dell’area in cui s’intende posizionarlo permette di individuare lo schermo delle giuste dimensioni. Non acquistare un tv troppo grande, che occupi tutto lo spazio a disposizione: se il divano si trova solo a mezzo metro di distanza dallo schermo a 70 pollici si avrà la stessa – sgradevole – sensazione che si prova al cinema quando si siede nelle primissime file. Per calcolare in centimetri la corretta distanza dal televisore, basterà moltiplicare il valore dei pollici per 3,75: 32 pollici moltiplicato 3,75, uguale 120 cm (cioè tv a un metro e menti di distanza); 50 pollici moltiplicato 3,75 uguale 187,5 cm e così via.

Pollici, Hertz, 3 D…Altra cosa da fare prima di comprare un nuovo apparecchio è prendere familiarità con alcune parole. I pollici, per esempio, indicano la diagonale dello schermo, in pratica la grandezza del monitor.. Poi ci sono gli Hertz (abbreviati Hz), i fotogrammi che il tv trasmette al secondo: più ce ne sono, più l’immagine è fluida. Led o plasma sono diverse tecnologie: la prima consuma meno, la seconda è un po’ più dispendiosa in termini energetici ma pare dia colori più naturali. Infine c’è il 3D, che può essere con o senza occhiali ma presuppone un impianto di grande dimensioni e l’esborso di una somma di denaro considerevole.

In attesa degli Oled, bene gli Lcd Ultra Hd. Punto di partenza è la risoluzione, cioè il numero dei pixel orizzontali e verticali presenti nello schermo. Lo standard è Hd 1080p ( sigla che appunto indica uno standard di risoluzione video molto elevata), che garantisce una visione nitida e chiara. In attesa dell’arrivo sul mercato dei pannelli Oled, i più esigenti possono scegliere gli Lcd Ultra Hd: appena arrivati sul mercato, hanno una risoluzione quattro volte più elevata rispetto agli altri schermi (che si potrebbero definire “Lcd standard”).

Lcd o plasma? Altra scelta da compiere è tra Lcd e plasma. Il plasma è forse la scelta meno conveniente perché consuma più dei concorrenti ed è meno sottile. Tuttavia, le immagini appaiono più naturali grazie all’enorme varietà di colori di cui dispongono, superiore rispetto alle altre tecnologie. L’Lcd è la scelta preferita anche dalle case produttrici: sul mercato si trovano innumerevoli modelli che attraversano tutte le fasce di prezzo. Tecnologia che ha subito grandi modifiche e miglioramenti, l’Lcd garantisce ottimi colori, a detta di qualcuno un po’ artificiali.

Occhio alla chiavetta. La presenza di una o più prese usb è una discriminante importante per chi vuole collegare fotocamere, chiavette e hard disk esterni per vedere foto, video e ascoltare musica. La cosa più importante, però, è la riproduzione di film e video tramite usb: di solito le tv sono compatibili con la maggior parte dei formati ma meglio informarsi. Le tv di fascia alta permettono anche di registrare su chiavetta le trasmissioni.

La smart tv, che va sul web. Sul mercato si trovano anche smart tv, cioè apparecchi in grado di collegarsi a Internet e di avere così diverse funzioni aggiuntive. Per essere connesso, il tv richiede il wi-fi o la possibilità, per esempio, di usare il cavo ethernet, che consente di collegare gli apparecchi tra loro o a router e modem. Il consiglio è di non accontentarsi di informazioni come il numero di applicazioni offerte o di servizi in streaming: la televisione non è uno smartphone e neppure una console, ha regole e caratteristiche diverse. Applicazioni, social network e game sono esperienze difficili da gestire senza display touch, mouse e tastiere.

L’audio, il punto debole. Il punto debole delle televisioni piatte è l’audio: a parte alcune marche che stanno puntando molto su questo aspetto e stanno cercando di potenziarlo, per chi vuole ascoltare i concerti in tv il consiglio può essere acquistare soundbar, diffusori acustici compatti che si mettono davanti o dietro la televisione e che ne potenziano l’audio. Per chi preferisce un’esperienza audio più coinvolgente sarà meglio puntare su sistemi di home theatre più complessi, e quindi più costosi.

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