Più ecologici con le giuste app

Dall’app per fare la raccolta differenziata a quella che vi guida nella spesa a km zero, ecco come la tecnologia rende facile limitare gli sprechi e rispettare l’ambiente.

L’ambiente sta a cuore agli italiani: stando all’indagine  realizzata per Conai, i connazionali battono per sensibilità  giapponesi, statunitensi, brasiliani, russi e cinesi e sono attenti a non sprecare le risorse e consapevoli dell’importanza della raccolta differenziata dei rifiuti. Non vi sentite proprio così ecologici? Per passare dalla consapevolezza alla pratica potete aiutarvi con le app. Ce ne sono per imparare ad esempio a fare la raccolta differenziata, per  calcolare il consumo di carburante in base allo stile di guida, per misurare quanta acqua consumate ogni giorno o anche per fare la spesa in maniera sostenibile.

Le app per la guida ecologica. Spostarsi in auto non fa bene all’aria che respiriamo ed entro il 2050 le emissioni generate dal settore dei trasporti potrebbero raddoppiare. Come ridurre il problema dell’inquinamento? Potete iniziare cambiando stile di guida: Green Meter utilizza l’accelerometro interno allo smartphone per calcolare in tempo reale quanta benzina di troppo sprechiamo quando siamo al volante; inoltre inserendo i dati dell’auto su cilindrata e consumi, l’applicazione suggerisce alcuni accorgimenti per emettere meno CO2 nell’aria (e risparmiare benzina!). Altra app molto utile è Carbon Tracker: viene utilizzata in tutto il mondo per conoscere la quantità di CO2 generata dai mezzi di trasporto utilizzati durante la giornata, una sorta di “diario del comportamento” personale nelle emissioni di gas serra. L’alternativa più verde, senza dubbio, resta quella di lasciare l’auto in garage e, se proprio non si può farne a meno, sfruttare la sharing economy con le app per il car pooling e il car sharing.

La raccolta differenziata spiegata con le app. Non sapete dove gettare le lampadine, gli elettrodomestici, le cartucce per le stampanti o gli scontrini fiscali? Il Dizionario dei rifiuti vi offrirà un valido aiuto. Grazie alla «geolocalizzazione» dell’utente, vi suggerisce le regole per effettuare una corretta raccolta, secondo le regole previste dal Comune di residenza. Altre app per imparare a non buttare tutto nel bidone dell’indifferenziata sono TiRiciclo, dedicato alla raccolta del Tetra Pak, o Which Bin, un’applicazione che permette di leggere i codici a barre dei prodotti acquistati in modo da guidare lo smaltimento verso il contenitore di riciclo corretto. Un’applicazione-gioco disponibile per smartphone è anche Messer Viro: il protagonista è un cavaliere la cui missione consiste nel proteggere l’ambiente dalle insidie delle minacce ecologiche, fra cui l’errato smaltimento dei rifiuti domestici.

Spesa sana e bio a portata di smartphone. Vi servono consigli per una spesa biologica e a km zero? Provate diStagione per conoscere frutta, verdura e pesce di stagione, informazioni dettagliate su ogni alimento e ricette adatte ad ogni periodo dell’anno; NaturMia segnala i mercatini biologici, oltre ad avere schede dettagliate di tutta la frutta e la verdura, con valori nutrizionali, composizione, descrizione e calendario della stagionalità. GoodGuide è ancora più completa: potrete verificare l’impatto ambientale e sociale dei più diffusi prodotti sul mercato, dall’igiene personale all’alimentazione, senza escludere l’elettronica.

Risparmiare energia con le simulazioni. Se desiderate un impianto fotovoltaico, ma siete sicuri che sia conveniente, potete utilizzare Super Solar. Quest’app permette di scattare una foto al tetto di casa e posizionarvi impianti virtuali: fornisce quindi indicazioni su spese, tempi di ammortamento ed efficienza in base all’orientamento rispetto al sole, all’ubicazione della casa e alla tipologia dell’impianto. Altro esempio di come i nuovi media possono essere utilizzati per promuovere le rinnovabili è rappresentato da Etopia, il primo villaggio eco-sostenibile sviluppato sul mondo virtuale Second Life, per apprendere informazioni sulle fonti rinnovabili e le relative tecnologie vedendole “in azione” attraverso una simulazione 3D.

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