Arriva la maxi multa, ma Facebook è più forte che mai

Lo scorso 18 maggio Facebook ha soffiato 5 candeline dalla prima quotazione in Borsa. Tra gli alti e i bassi di questi primi anni, nemmeno la maxi multa da 110 milioni dell’Antitrust riesce a fermare la corsa del social network

Chi si ricorda com’era la nostra vita in rete prima di  Facebook? Niente selfie, nessun dilemma su come rispondere alla domanda “cosa stai pensando?”, pochi amici virtuali. Eppure dal suo debutto, avvenuto nel 2004, il social network di Mark Zuckerberg si è fatto spazio nella nostra quotidianità a ritmi sempre più intensi. In Italia il vero e proprio boom si è registrato nel 2008 e dai 100 milioni di allora gli utenti, su scala mondiale, si sono espansi a macchia d’olio: oggi sono oltre 1,9 miliardi. Dall’integrazione con i dispositivi mobili, tra aggiornamenti costanti e nuove funzioni, il team di Facebook Inc. ne ha passate tante: problemi di privacy segnalati dagli utenti, ma anche successi come l’acquisizione di Whatsapp nel 2014. Ma il matrimonio con Whatsapp non sembra essere tutto rose e fiori, stando al rapporto dell’Antitrust.

Le bugie hanno le gambe corte. In un periodo di ampie indagini sulle maggiori compagnie hi-tech, anche Facebook è finita nel mirino dell’Antitrust, con l’accusa di aver mentito agli utenti ai tempi dell’acquisizione di Whatsapp. Quali sarebbero queste bugie? Secondo l’Antitrust gli inganni del social network riguardano la privacy dei dati degli utenti: più in dettaglio, Facebook avrebbe dichiarato che mai avrebbe collegato gli account di Facebook e Whatsapp tra di loro. Ma le bugie, per l’Antitrust, hanno le gambe corte e così la Commissione è venuta a sapere che proprio nell’agosto 2016, con l’ennesimo aggiornamento dei termini di servizio, i numeri di telefono delle chat di Whatsapp e i profili di Facebook venivano collegati tra loro. Ecco perchè questo mese, tra le bollette da pagare, Zuckerberg ne ha una piuttosto salata: la maxi multa da 110 milioni di euro della Commissione.

Una corsa inarrestabile. Maxi multa a parte, per il social network i traguardi non si fermano. Era il 18 maggio 2012 quando, per la prima volta, Facebook faceva la sua apparizione nello scenario di Wall Street. Trascorsi cinque anni dal debutto della società in Borsa, la sua corsa non si arresta. Vediamo qualche numero: il primo anno in cui Facebook ha lanciato un’offerta pubblica di vendita il prezzo di un’azione era di 38 dollari circa. L’entrata di Facebook sul mercato borsistico si ricorda come un record, con la società che è stata valutata circa 104 miliardi di dollari al debutto. Dopo le acquisizioni di Instagram e Whatsapp, invece, oggi l’azienda è valutata ben 418,65 miliardi di dollari (un’azione vale più di 140$).

Dopo cinque anni. Se è vero che durante il primo anno in Borsa, la quotazione era scesa a circa 17 dollari, altrettanto vero è che Facebook è riuscito a fare oltre otto volte di più del suo picco più basso. Il quinto compleanno del social network si festeggia col traguardo di 144,85 dollari ad azione, con un guadagno del 256%. Malgrado la multa, insomma, Facebook naviga in acque calme visto che la penale rappresenta solo una piccola parte degli oltre 3 miliardi di dollari di utile registrati lo scorso anno, complice anche il successo crescente nel panorama asiatico.

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