Lavorare nella Green Economy

Nell’ambito delle professioni verdi ci sono tre milioni di occupati e il settore è in crescita: quali sono i profili più richiesti e quanto guadagnano

Che cos’è e quanto vale la green economy. Tecnologie che puntano a ridurre l’impatto ambientale dell’attività produttiva, ottimizzando il consumo energetico e riducendo l’emissione di anidride carbonica: si chiama “green economy” e negli ultimi anni è il settore che più di tutti ha smosso positivamente il mercato occupazionale. JobPricing, portale che studia il mondo del lavoro, ha calcolato che a oggi gli occupati nel settore green sono circa tre milioni e che nel 2014 il 13,2% del totale delle assunzioni è avvenuto proprio in questo ambito, coprendo 51.000 posti vacanti. Secondo GreenItaly 2014, rapporto di Unioncamere e Fondazione Symbola che da cinque anni racconta le eccellenze della green economy italiana, dal 2008 a oggi 341.500 aziende italiane (circa il 22% del totale) hanno investito in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. Puntare sulla green economy è una scelta che paga: nel 2013, il 25,8% delle aziende che ha investito nella green economy ha visto il proprio fatturato crescere; tra quelle che non hanno investito è successo nel 17,5% dei casi.

Dai tecnici al marketing, i lavori più richiesti. I profili professionali più richiesti dalla green economy sono quattro. Il primo è strettamente produttivo e comprende tecnici come elettricisti, montatori, posatori e, più in generale, figure professionali che devono necessariamente possedere un diploma di perito meccanico o elettrico. Al secondo gruppo appartengono gli “energy manager”, che devono possedere una laurea in Ingegneria (elettrica, elettronica, meccatronica o energetica), conoscere bene l’inglese e possibilmente aver conseguito un master sui temi dell’energia. Il terzo gruppo è quello dei commerciali, i venditori di prodotti green, figure professionali che devono conoscere le tecnologie verdi, saperle spiegare e vendere. Quarto e ultimo gruppo è quello degli impiegati del marketing, specializzati nei prodotti green. Questi quattro profili avranno ampi spazi professionali nelle aziende che producono energie rinnovabili, nel campo dell’edilizia, nelle aziende che hanno grossi impianti di energia da rendere più efficienti, nel settore dei prodotti tecnologici per la casa (come la domotica o gli elettrodomestici intelligenti), nel mondo dei servizi e della consulenza energetica.

Come trovare un green job. Per quanto riguarda la ricerca di un lavoro nell’ambito della green economy si possono consultare le offerte disponibili su GreenJobs, primo portale italiano interamente dedicato alle offerte nei settori delle energie rinnovabili. Altri siti da consultare sono tuttogreen.it, al cui interno c’è un forum con offerte di lavoro; la voce “Lavora con noi” su greeneconomy.it; greentalent.it,  sito specializzato nella selezione di figure manageriali e dirigenziali nella green economy.

 Quanto guadagna chi lavora nella green economy. Nell’ambito della green economy le retribuzioni variano, come accade negli altri settori, in base al ruolo ricoperto e all’inquadramento contrattuale. La situazione cambia se si prendono in considerazione i profili più specializzati: un biologo ambientale, per esempio, guadagna circa 7000 euro in più l’anno rispetto alla media del mercato del lavoro. I guadagni sono più alti anche per geologi (circa 6000 euro) e per meteorologi (circa 5000) impiegati nell’ambito della green economy. Questa differenza di retribuzione dipende dal livello di specializzazione, dalla specificità delle competenze del profilo professionale e dalla difficoltà nel reperirle sul mercato del lavoro (il report completo di approfondimento sulle professioni della green economy si può scaricare gratis).

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