Il futuro dell’istruzione è sul web

Niente più aule, banchi e zaini. In un futuro non troppo lontano le lezioni si seguiranno su YouTube; senza uscire di casa e quando si vuole...

Imparare da casa. Per imparare non sarà più necessario uscire di casa. Negli ultimi anni sono nati diversi progetti volti a spostare l’insegnamento dalle aule scolastiche alla rete. Ecco le prime “University of Everywhere”, le Università di ogni posto.

Disporre di 3 C. Per seguire i corsi da casa sono necessari: un Computer, una buona Connessione a internet (non si può imparare con i video che si caricano lentamente), Capacità di autogestione.

Il sapere per tutti. L’istruzione telematica dà la possibilità di portare un’ampia offerta didattica anche nelle zone geografiche in cui scarseggia o è totalmente assente. Secondo Save the Children, sono 67 milioni i bambini nel mondo a cui non è consentito l’accesso all’istruzione a causa di guerre, catastrofi naturali o povertà. In Malawi ogni docente delle scuole elementari deve insegnare in media a 93 alunni.

Stanford nel mondo. Il 10 ottobre è cominciato il corso di Introduzione all’Intelligenza Artificiale dell’Università di Stanford. Più di 140 mila studenti iscritti da tutto il mondo. Le lezioni sono disponibili in qualsiasi momento sul canale dedicato di Youtube. Il corso, considerato un progetto pilota, è completamente gratuito.

Come in aula. Non mancano le valutazioni. E nemmeno i compiti a casa. Sono previsti un esame di metà corso e uno finale. Chi passerà il test finale riceverà un attestato di frequenza certificato dagli stessi insegnanti.

Italia all’avanguardia. In Italia questi esperimenti esistono da diversi anni. L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha iniziato nell’anno accademico 2004/2005. Oggi offre due corsi di laurea triennali (Marketing e organizzazione d’Impresa e Scienze della Comunicazione) e un corso Magistrale in Economia e Diritto per le Imprese e la Pubblica Amministrazione. Sul sito del progetto (laureaonline.unimore.it), è possibile leggere i commenti entusiastici degli studenti iscritti. I contenuti dei corsi, i docenti e gli esami sono gli stessi dei corsi canonici, in modo da non creare disparità qualitative. È necessario recarsi in ateneo solo per sostenere gli esami.

Università vera. «Questa è una vera università: si può toccare, vedere, vivere. Solo il metodo di erogazione della didattica è a distanza. L’organizzazione dei corsi è ottimamente strutturata; da casa si seguono le videolezioni che vengono registrate e rese disponibili in vari formati video e audio, si hanno a disposizioni dispense e tutto quello che serve all’attività didattica» (Stefano, Studente di Marketing alla UniMoRe)

Lettere e ingegneria. Dall’anno accademico 2010/2011 il Politecnico di Torino offre la possibilità agli studenti dei corsi di Ingegneria Informatica e Ingegneria Meccanica, di seguire tutte le lezioni e preparare gli esami senza l’obbligo di presenza in Ateneo. Il progetto si chiama Poli@Home e garantisce agli studenti una piattaforma di e-learning, lezioni in streaming, servizi web integrati e tutoraggio online. Anche l’Università per stranieri di Perugia, offre da diversi anni un programma di formazione a distanza. I corsi di lingua e cultura italiana sono così disponibili da tutto il mondo.

Oilproject. È il nome dell’esperimento italiano di comunità culturale fondato nel 2004. “Oil perché la conoscenza è il nuovo petrolio”. Una scuola virtuale ideata da uno studente milanese, Marco De Rossi, per gli studenti (di ogni età) di tutta Italia. L’idea è nata quando Marco, informatico classe ’90, ha incontrato altri tre giovani “smanettoni” in un forum online di tecnologia. Ognuno ha messo a disposizione le proprie conoscenze in campo informatico per aprire una “scuola non convenzionale”.

Il piacere di sapere. L’intenzione di Oilproject è quella di creare uno spazio virtuale dove gli utenti possono condividere le proprie conoscenze e imparare da quelle altrui. Frequentare le lezioni virtuali non è finalizzato all’ottenimento di un riconoscimento scolastico, ma può essere di grande aiuto.

Lezioni interattive. Il principio è semplice: chiunque può insegnare e chiunque può imparare. Gli insegnanti hanno un’età che varia dai 14 ai 75 anni. Un sondaggio tra gli utenti decide gli argomenti da trattare e le lezioni in diretta streaming sono interattive, il relatore risponde infatti alle domande più votate. Lo stesso pubblico determina la qualità dei corsi, tramite votazioni e un “meccanismo di valutazione fra pari”.

Attivismo culturale. Hanno aderito a Oilproject 750 comunità di attivismo civico e studentesco. Sono presenti circa 1880 lezioni, suddivise in undici macrocategorie di discussione, che spaziano dall’economia alla musica. La lezione sullo Zibaldone di Leopardi, ad esempio, è tra quelle di maggior successo: ha ottenuto più di 11mila visualizzazioni.

Classi affollate. «Con più di 9000 studenti, Oilproject è la più grande scuola online in Italia» (Oilproject.org)

Biblioteca virtuale. La casa editrice Garamond, specializzata in contenuti digitali, ha invitato i 62 mila docenti italiani a creare il Repertorio Italiano di Contenuti Educativi e Didattici Digitali. L’idea è quella di pubblicare in rete in testi prodotti dagli stessi insegnanti come supporto didattico: “un vero capitale intellettuale e culturale che si alimenta, giorno dopo giorno, in tutte le diecimila scuola italiane”. Garamond vuole alimentare una nuova editoria, che rinuncia all’idea di conoscenza come “proprietà privata”.

Spreco ricorrente. In Italia si spendono ogni anno 750 milioni di euro per l’acquisto di libri di testo scolastici di cui si utilizza il 20-30%. I libri diventano presto obsoleti, poiché rimpiazzati dalle nuove edizioni.

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