Google Helpouts, l’assistenza in carne, ossa e video

Big G lancia un nuovo servizio che permette di consultare, in video, esperti pronti a soddisfare ogni curiosità, gratis o a pagamento. E chi non apprezza la lezione può chiedere il rimborso...

Real help from real people in real time. Da qualche giorno su Google c’è una (grande) novità. Alla ricerca online e agli altri servizi offerti Big G ha affiancato un servizio di assistenza video (tutorial o consigli degli esperti) che mette in contatto domande e risposte tra utenti attraverso videochat Hangout (letteralmente “luogo di ritrovo”, le chat Hangout permettono di tenere videoconferenze e videochiamate anche con dieci persone contemporaneamente e di condividere foto, immagini, documenti ecc.). Helpouts, così si chiama la piattaforma, offre “real help from real people in real time”, aiuto in tempo reale da persone reali. I consigli possono essere messi a disposizione gratuitamente o a pagamento.

Professionisti e aziende. Su Google Helpouts, quindi, si possono trovare professionisti che offrono consulenze con un tariffario ben preciso. Ma non è tutto. A bordo della sua piattaforma Google ha portato anche mille aziende per offrire loro un veicolo alternativo per commercializzare prodotti e servizi.

Soddisfatti o rimborsati. Ogni autore ha un profilo e propone lezioni che si svolgono attraverso Hangout. L’autore può scegliere se proporre lezioni a pagamento o gratuite, e può presentarle attraverso una scheda articolata con descrizione del corso, introduzione, link di approfondimento, calendario. Sarà possibile registrare le sessioni video, recensirle, segnalare contenuti inopportuni e nel caso di una lezione insoddisfacente, chiedere il rimborso, che si avrà entro 72 ore.

Per il momento, solo in inglese. Per il momento la piattaforma, di cui si era cominciato a parlare in estate, è accessibile solo in inglese per otto macroaree: arte e musica, tecnologia, cucina, educazione e formazione, moda, salute, fitness, casa e giardinaggio (nel caso di consulenza medica Google effettua controlli e richiede certificazioni per garantire le credenziali del fornitore di servizio). Già nei prossimi mesi il servizio sarà disponibile in altre lingue e gli ambiti di consulenza saranno ampliati.

Lezioni gratis o a pagamento. L’utente può scegliere il consulente in base alle qualifiche, al prezzo, alla disponibilità di orario e alle recensioni di altri utenti. Se la questione è urgente si può scegliere tra coloro che sono subito disponibili, se si è interessati a uno specifico consulente è possibile accordarsi su giorno e ora della lezione. Le prestazioni possono essere gratuite o a pagamento (se però il maestro tarda più di cinque minuti non si paga). I pagamenti – Google trattiene il 20% – avvengono con Google Wallet.

Google accetta candidature. Per ora si possono offrire le proprie prestazioni solo se invitati. Le candidature, come si legge nella sezione dedicata, saranno comunque vagliate da Google, che si riserverà il diritto di approvarle o meno.

Consulenze più qualificate di quelle di You Tube. Ma da che cosa nasce Google Helpouts? L’idea, spiega il colosso di Mountain View sul suo blog, è quella di connettere gli utenti della rete (per accedere al servizio bisogna essere iscritti a Google+) con persone che offrano consulenze più qualificate rispetto alla molteplicità di video diponibili su YouTube. “La missione di Google – ha detto Udi Manber, vicepresidente del colosso e al vertice della nuova iniziativa – è organizzare le informazioni utili a livello mondiale. Ampliando i confini di ricerca è evidente che tante informazioni sono nella testa delle persone e non sul web”. E a trasferirle da mente a mente ci pensa Heplouts.

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