Case a 1 euro, come funziona il progetto

In Sicilia, in Sardegna e in Toscana si possono comprare abitazioni al prezzo simbolico di un caffè. Tutto quello che bisogna sapere

Nato nel 2008, quando il comune di Salemi, in provincia di Trapani, propose di vendere i suoi immobili abbandonati al prezzo simbolico di 1 euro per attirare nuovi abitanti, negli anni il progetto “Case a 1 euro” ha raccolto le adesioni di sempre più numerose amministrazioni locali. Il funzionamento dell’iniziativa è molto semplice: i comuni raccolgono la disponibilità dei proprietari di abitazioni diroccate a cedere i propri immobili e li offrono, al prezzo simbolico di un euro, a chi è interessato a ristrutturale a spese proprie entro due anni (la spesa, di solito, parte dai 25mila euro) e a riabitarle. Il progetto è un’ottima occasione per chi vuole comprare una casa di villeggiatura a poco prezzo in zone tranquille e poco battute dal turismo, dove riscoprire il senso della comunità e del rispetto dell’ambiente. Ecco come funziona “Case a 1 euro”.

In Sicilia.
A Gangi, in provincia di Palermo, l’idea di dare nuova luce al paese grazie alle abitazioni vendute a prezzo simbolico di un euro è stata un successo: fino a oggi sono state almeno 1000 le richieste e 100 le case assegnate (alcune sono ancora disponibili). Il progetto sta per essere avviato anche Regalbuto, piccolo paese di appena 9000 abitanti ai piedi dell’Etna: il bando sarà pubblicato al massimo entro un anno.

In Sardegna. Nulvi, in provincia di Sassari, è l’ultimo comune in ordine cronologico ad aver aderito al progetto “Case a 1 euro”. L’amministrazione ha deciso di promuovere l’iniziativa per ripopolare il suo centro storico attraverso “la riqualificazione del tessuto urbanistico-edilizio favorendo l’insediamento abitativo di famiglie, di attività turistico-ricettive e di negozi o botteghe artigianali”. Con la cifra simbolica di un euro chiunque può acquistare uno degli immobili messi in vendita. Lo scopo del progetto è ripopolare il centro, riqualificare il tessuto urbano e concorrere alla crescita socio-economica del paese. L’iniziativa ha avuto successo anche a Ollolai, paesino in provincia di Nuoro, dove l’amministrazione ha ricevuto numerosissime richieste.

 

In Toscana. Le case a un euro si possono comprare anche a Montieri, in Toscana. Sei mesi fa il comune in provincia di Grosseto ha adottato il progetto di cessione a un euro di immobili degradati del suo centro storico. L’iniziativa ha avuto un tale successo che anche l’ambasciata ungherese e polacca ha chiamato per avere informazioni.

Come si fa a comprare una casa a 1 euro. Per l’acquisto delle case a 1 euro ogni comune ha regole specifiche: esistono tuttavia indicazioni generali valide per ogni amministrazione.

Per esempio, non è essenziale avere la residenza: chiunque può acquistare un immobile, pur non essendo residente. In cambio dell’acquisto dell’immobile il privato deve:

  • impegnarsi ad affrontare tutte le spese notarili, di voltura e di registro;
  • presentare entro un anno dall’acquisto un progetto di ristrutturazione;
  • dopo aver ottenuto il permesso di costruire, iniziare i lavori entro due mesi.

In più, è in genere richiesta la stipula di una polizza fideiussoria (per esempio, per il comune di Gangi è dell’importo di 5.000 euro e durata di 3 anni).

L’acquisto delle case a un euro conviene? L’acquisto di un immobile di questo tipo può essere un buon affare. Prima di procedere è comunque opportuno valutare costi di ristrutturazione e notarili. Le spese di ristrutturazione possono essere ammortizzate con le detrazioni fiscali sull’acquisto prima casa. Per fare queste valutazioni è comunque opportuno rivolgersi a un professionista.

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