Carta e penna addio, la firma è digitale

Ricorsi, cambi di residenza e molto altro ancora: addio a viaggi tra uffici, oggi si fa tutto online. E con la versione 2.0 del proprio autografo, sicurezza di provenienza e ricezione di un documento sono garantite...

Firma digitale, una definizione. La firma digitale è l’equivalente informatico della tradizionale firma apposta su carta. Suo compito, attestare validità, veridicità e paternità di un documento.

Tutti i vantaggi della firma digitale. Risultato di una procedura informatica piuttosto complessa, basata su un sistema di codifica crittografica a chiavi asimmetriche (una pubblica e una privata), la firma digitale garantisce:

  • la sottoscrizione di un documento informatico;
  • la verifica, da parte dei destinatari, dell’identità del firmatario;
  • la sicurezza della provenienza e della ricezione del documento;
  • la certezza che l’informazione contenuta nel documento non sia stata alterata;
  • la segretezza dell’informazione contenuta nel documento.

Un articolato sistema fatto da due chiavi. Ogni titolare di firma digitale dispone di una coppia di chiavi, una privata – segreta e protetta da un PIN – l’altra pubblica – rilasciata dall’Ente Certificatore – che viene usata per la verifica della firma. Le due chiavi sono correlate in maniera univoca, ma dalla chiave pubblica è impossibile risalire a quella privata.

Firma elettronica e firma digitale, le differenze. Nel linguaggio comune spesso le espressioni “firma elettronica” e “firma digitale” sono utilizzate come se fossero sinonimi. In realtà si tratta di cose diverse. Semplificando, si può dire che la firma elettronica si usa quotidianamente senza neppure averne la consapevolezza, quando per esempio si digita il codice Pin al bancomat oppure quando si inseriscono nome utente e password per controllare la posta elettronica. La firma digitale, invece, è un particolare tipo di firma elettronica che si basa su un sistema di due chiavi, una pubblica, l’altra privata. Tramite la chiave privata, il mittente può mandare un documento al destinatario che, attraverso la chiave pubblica, ne verifica provenienza e integrità.

Che cosa fare per avere una firma digitale, passo dopo passo. Per procurarsi una firma digitale, per prima cosa bisogna collegarsi al sito di una delle aziende che offrono appositi kit, come Aruba o Poste Italiane, e selezionare quello più vicino alle proprie esigenze. Si può scegliere tra key USB, che comprendono tutto il software necessario per firmare i documenti in formato digitale e permettono di conservarli al loro interno. In alternativa ci sono i Token USB, cvhe contengono i certificati di firma e permettono di scaricare dal web i software per mettere la firma digitale sui documenti, o kit con smart card con lettore da tavolo.

Autenticazione presso un ufficio comunale. Scelto il kit da acquistare, tutti con scadenza triennale, bisogna soltanto seguire la procedura guidata ed eseguire il pagamento. Ad acquisto effettuato si riceve un messaggio di posta elettronica con in allegato un paio di documenti da stampare, firmare e autenticare presso un ufficio comunale (serve anche una marca da bollo da 15 euro). Eseguita l’autenticazione, bisogna inviare i documenti, accompagnati da una copia fronte-retro di un documento d’identità valido, tramite posta ordinaria, raccomandata o posta prioritaria, all’indirizzo indicato nella email ricevuta in precedenza. Entro qualche giorno si riceve la firma digitale a casa. Prima di poterla utilizzare, però, serve un ulteriore passo. Bisogna collegarsi al sito internet dell’azienda presso la quale si è acquistato il kit: dopo aver inserito i dati richiesti (codice kit e codice fiscale) si riceve il codice di verifica necessario all’attivazione.

Tutti i vantaggi. I vantaggi garantiti dalla firma digitale sono innumerevoli. La rivoluzione non riguarda soltanto imprese e professionisti ma anche le relazioni tra cittadini e pubblica amministrazione. A oggi, infatti, la maggior parte dei documenti nascono in formato elettronico, ma poi devono essere stampati, firmati e, successivamente, scannerizzati e archiviati in formato digitale. Con la firma elettronica, invece, si entra nell’era della digitalizzazione vera e propria. Esempi tipici dell’utilizzo della firma digitale possono essere tutti gli adempimenti da effettuare verso le amministrazioni: denunce, dichiarazioni di cambi di residenza, di domicilio, richieste di contributi, di esenzioni da pagamenti, ricorsi ecc.

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