10 consigli per proteggere i bambini online

Impedire connessioni poco sicure, aggiornare costantemente i programmi, bloccare gli acquisti in app, oscurare le foto: dritte per gestire la vita digitale dei più piccoli

Le ultime elaborazioni Audiweb per il Sole 24 Ore dicono che i bambini tra i 4 e i 7 anni trascorrono in rete circa 128 minuti al giorno, quelli un po’ più grandi, di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, rimangono incollati a smartphone, tablet e pc fino a tre ore al giorno (214 minuti). Una bella quantità di tempo durante la quale non si possono escludere rischi come quello del cyberbullismo. Eppure, per proteggere i nostri quando sono su internet bastano semplice accortezze, spesso grazie agli strumenti già messi a disposizione dai colossi web per tutelare privacy e sicurezza dei minori. Ecco alcuni consigli pratici.

  1. Non vietare l’uso della rete. Bambini e ragazzi di oggi sono nativi digitali, da sempre circondati da dispositivi elettronici. Vietare loro l’uso di tablet, smartphone o computer sarebbe un errore: i genitori devono insegnare a usare i device correttamente, trovando il giusto equilibrio tra formazione e divertimento ma evitando che diventino un’ossessione.
  2. Su Google attivare SafeSearch. Google permette di filtrare i risultati di ricerca attraverso l’impostazione SafeSearch, ideale per impedire ai minori la visualizzazione di risultati di ricerca non appropriati su smartphone, tablet o computer. Se attivo, SafeSearch aiuta a bloccare le immagini, i video e i siti web espliciti nei risultati di ricerca di Google. Quando SafeSearch non è attivo, i risultati restituiti sono i più pertinenti, ma potrebbero includere contenuti non adatti a un pubblico di minori.
  3. Filtrare YouTube. Su YouTube, amatissimo dai bambini, impostare la Modalità di protezione, che impedisce l’accesso a video con determinate parole chiave: in questo modo i bambini non potranno visualizzare video ritenuti non adatti e non potranno nemmeno cercarli.
  4. Permettere l’uso di un’app per volta. Sui dispositivi IOs l’opzione “Accesso guidato” permette agli utenti di utilizzare una sola applicazione alla volta. Attivandola, i piccoli potranno usare un’app per volta e non ne potranno attivare altre. Una funzione simile sui dispositivi Android con sistema operativo Lollipop si chiama Screen Pinning e permette l’inserimento di un pin per ogni app presente nel tablet: senza l’inserimento di tale password non è possibile accedere liberamente alle altre app.
  5. Aggiornare costantemente i programmi. Antivirus, firewall e antispyware sono efficaci strumenti di difesa che funzionano solo se costantemente aggiornati. Lo stesso vale anche per il sistema operativo e gli altri programmi, che, una volta aggiornati, diventano più sicuri ed efficienti.
  6. 6.     Proteggere le foto. La pubblicazione delle foto dei minori è piuttosto delicata. In generale è consigliabile non abusarne, inserendole soltanto in contesti molto protetti. Un’attenzione particolare, poi, deve essere rivolta alle foto dei bambini che non appartengono al proprio nucleo familiare. Se, cioè, si scatta una foto ai propri figli mentre giocano al parco con altri bimbi, i volti di questi ultimi dovranno essere oscurati prima dell’eventuale pubblicazione dell’immagine sui social network. Tra le app che permettono di mascherare i volti delle persone, le targhe delle auto o qualunque dicitura presente nelle immagini ci sono facePixelizer, Irfanview, Gimp ecc.
  7. Bloccare gli acquisti “in app”. In molte app dedicate ai più piccoli ci sono gli acquisti “in app”, cioè funzionalità aggiuntive a pagamento. Per impedirne il download (anche involontario), indipendentemente dal modello di device utilizzato, basta proteggere i dati di accesso con una password.
  8. Fissare i tempi. Sui tablet, per limitare il tempo che i bambini passano con il tablet basta attivare l’accesso temporizzato, la funzione che permette di stabilire entro quanti minuti lo schermo si spenga nei tablet con sistema IOS 8. Scaduto il tempo stabilito, i piccoli non potranno più accedere al dispositivo. In dispositivi Android basterà scaricare delle app che permettono di regolare l’accesso temporizzato al tablet per i più piccoli.
  9. Stabilire regole di utilizzo. Usare un unico computer e posizionarlo in un angolo visibile della casa, in modo da facilitare il monitoraggio della navigazione. Tenere in considerazione le funzionalità dei cellulari, come l’accesso a Internet e la fotocamera, e fissare delle regole per il loro utilizzo. Infine, tenere tutti i cellulari in una stanza comune, soprattutto per evitare che i bambini li usino di notte, quando sono meno controllati.
  10. Seguire i consigli di Fb. Poco più di un mese fa Facebook ha lancato Parents Portal , uno strumento che raccoglie risorse, link e consigli per la salvaguardia dei minori che utilizzano o iniziano a familiarizzare con i social network. Il progetto punta a favorire il dialogo tra genitori e figli sul tema della sicurezza online, nuove tecnologie e social media. Il portale è strutturato in tre differenti macro categorie che orbitano attorno ad un unico scopo: una navigazione sicura e consapevole per gli adulti e per i loro figli. Oltre ai consigli diretti, il Parents Portal prevede la sottocategoria Expert Advice, collegata a circa venti siti di esperti internazionali nella sicurezza online dei minori. È probabilmente la parte più interessante e utile perché le informazioni fornite dai singoli siti consultabili si soffermano con maggiore attenzione su temi e casi specifici fornendo consigli molto più accurati.
  11. Distinguere reale e virtuale. La Polizia suggerisce ai genitori di spiegare bene ai propri figli la differenza tra reale e virtuale. Far capire loro che è importante per la sicurezza di tutta la famiglia non fornire dati personali (nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nome degli amici ecc). Infine, insegnare ai propri figli a non accettare mai di incontrare personalmente, magari di nascosto, chi hanno conosciuto in rete.

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