Tutto quello che puoi scaricare e che forse nemmeno immagini

Asilo nido, baby-sitter, latte in polvere: per i genitori le voci detraibili nella dichiarazione dei redditi sono tante. Così tante che spesso non le conoscono. Ecco cosa scaricare.

Si avvicina il momento dell’anno in cui armarsi di pazienza e prepararsi alla famigerata compilazione della dichiarazione dei redditi! Di recente sono rimasta colpita da una ricerca di Federconsumatori, secondo la quale mantenere un figlio dalla nascita ai 18 anni costa circa 170 mila euro, una cifra che mi sembra spropositata, ma tant’è! Dov’è possibile recuperare parte dello speso per i figli, quindi, meglio approfittarne! Quando la famiglia si allarga, potremmo addirittura scoprire che a essere in debito con lo Stato non siamo noi, ma quest’ultimo.

Dichiarazioni low cost

Cominciamo col dire che la dichiarazione dei redditi può essere fatta a prezzi contenuti presso i patronati o i Centri di assistenza fiscale, i cosiddetti Caf; alcuni richiedono un contributo per la tessera associativa, altri no. Non tutti i liberi professionisti forse sanno, inoltre, che presso le associazioni di riferimento è possibile usufruire di un commercialista a prezzi contenuti e che spesso il vantaggio è esteso anche ai familiari. Io per esempio, da giornalista, non ho mai speso più di 30 euro. In alternativa c’è sempre l’opzione più onerosa, ma anche più “personalizzata”, del commercialista.

Se il figlio è a carico, ti fa risparmiare 

Cominciamo subito a chiarire quando un figlio si considera a carico e quanto ti fa detrarre. Un figlio – come un coniuge- è a carico quando il suo reddito – al lordo degli oneri deducibili dal reddito – non supera i 2.840,51 euro.

Per ogni figlio è possibile detrarre dall’imposta lorda fino a 950 euro, o fino a 1220 euro per figli fino a tre anni. In caso di figlio portatore di handicap si ha diritto ad altri 400 euro, mentre se in famiglia ci sono almeno tre bambini, la detrazione è maggiorata di 200 euro per figlio.

Chi detrae? Se entrambi i genitori percepiscono un reddito, è possibile dividere al 50% le detrazioni per figli a carico, oppure scegliere che sia quello con il reddito più elevato a beneficiare di tutte le detrazioni. Non è più possibile ripartirsi con pesi diversi le detrazioni. Per i genitori separati, invece, la detrazione spetta solo a quello affidatario.

Meno spese per asili e baby-sitter 

Una spesa che incide in maniera considerevole sul bilancio familiare è l’asilo nido: non tutti sanno che, come per l’istruzione secondaria e universitaria o i corsi di perfezionamento, per ogni figlio è possibile ottenere una detrazione Irpef del 19%, fino a un massimo di 632 euro annui. Per avanzare richiesta dovrete presentare la fattura o il bollettino di versamento della retta.
Chi all’asilo ha preferito una baby-sitter, invece, ricordi che, come per colf e badanti, dai contributi versati potrà dedurre fino a 1549,37 euro.

Visite e medicine meno amare 

Anche qui l’aliquota è del 19%: le spese mediche, generiche o specialistiche, sono detraibili se l’importo sostenuto supera i 129,11 euro di franchigia. Un esempio? L’apparecchio ai denti per vostro figlio costato 1500 euro vi verrà 261 euro in meno. Niente male!
Ovviamente anche la donna incinta ha la possibilità di detrarre le numerose visite affrontate durante i nove mesi (esami di laboratorio, amniocentesi o villocentesi, etc).

Per quanto riguarda i medicinali, al fine di ottenere scontrini validi per la detrazione, è necessario inserire il codice fiscale al momento dell’acquisto. Gli scontrini, però, tendono a scolorire quindi meglio fotocopiarli subito o scannerizzarli e salvarli in programmi di storage come come Dropbox oppure Google Drive. Confesso che,  dato che i parafarmaci sono esclusi e che mi pesa catalogare tutto, lascio a persone più pazienti questa possibilità di detrazione!

Infine chi ha bambini intolleranti o allergici che hanno bisogno di alimenti speciali può anche usufruire di detrazioni per gli alimenti presenti in questo elenco presente sul sito del Governo.

Di corsa a detrarre calcio e piscina 

Per i figli con un’età compresa tra i 5 e i 18 anni è possibile detrarre il 19% delle spese legate alle attività sportive che comprendano un’iscrizione annuale o un abbonamento ad associazioni sportive o piscine per un massimo di  210 euro.

Stanzetta nuova – quasi gratis 

Se avete cominciato una ristrutturazione dopo il 6 giugno 2013 potete usufruire delle detrazioni del 50% su mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica A+. Potrete spalmare in dieci anni le detrazioni, fino a un massimo di 10mila euro. Se non altro il costo della cameretta del bebè – da rinnovare nel passaggio da neonato a bambino – verrà ammortizzato del tutto, o quasi.

Un aiuto per chi adotta 

Per i genitori che decidono di adottare un bambino che è possibile dedurre fino al 50% delle spese affrontate per le procedure di adozione di minori stranieri. Un piccolo aiuto per un grande gesto!

Sarà meglio iniziare a risparmiare già da ora che mia figlia, babyrisparmio come la chiamo io, ha 21 mesi, usufruendo delle detrazioni che spettano di diritto quando diventiamo genitori. E per l’anno prossimo m’impegnerò anche a collezionare gli scontrini della farmacia.

Parola di Mammarisparmio.

 

Per poter visualizzare i commenti devi accettare i cookie facoltativi, clicca qui per cambiare le tue impostazioni sui cookie.