Tutto pronto: gli ultrabook sfidano i tablet

Se il 2011 è stato l’anno delle "tavolette", il 2012 vede la diffusione di un nuovo gadget tecnologico: i portatili super leggeri...

Evoluzione continua. Fino a qualche tempo fa il notebook era l’articolo ideale per chi aveva bisogno di un computer trasportabile: da portare in ufficio e a casa, per scrivere tenendolo sulle ginocchia durante un viaggio in treno o per videochiamare dalla camera di un albergo. Il portatile però, per come lo conosciamo, è diventato un oggetto troppo ingombrante se paragonato ai tablet Apple e Android. Ecco perché sono stati realizzati gli ultrabook, i pc portatili piccoli, leggeri e potenti.

Linee guida. L’Intel, il colosso statunitense che produce microprocessori, ha delineato quali debbano essere le caratteristiche che distinguono un ultrabook da un normale pc portatile:

–spessore non superiore ai 20 millimetri

– peso inferiore a 1,4 chilogrammi

– maggiore autonomia della batteria

– microprocessore dual core di nuova generazione

– hard disk flash Ssd

–     accensione molto rapida (1,5/2 secondi)

Rincorrendo Apple. Tutto nasce da un’idea vincente di casa Apple, la prima a lanciarsi negli ultrabook con il MacBookAir. Nel giro di un anno, però, la concorrenza è riuscita accaparrarsi una fetta di questo nuovo mercato.

Investire per creare il mercato. L’Intel ha investito 300 milioni di dollari nell’Ultrabook Fund, il fondo nato per promuovere i computer super portatili e spingere la creazione di modelli basati su microprocessori Intel di ultima generazione (i3, i5, i7).

Ultrabook vs tablet. Fino ad oggi i tablet non sono stati mai messi in discussione. A farlo sono coloro che vedono nelle tavolette dei computer mancati, troppo cari e limitati per sostituire definitivamente il caro vecchio pc. Oggi che gli ultrabook uniscono le potenzialità dei notebook e la trasportabilità dei tablet, questi ultimi vedono compromessa la loro leadership.

Ottimismo. Intel prevede che nel 2012 gli ultrabook possano coprire il 40% delle vendite nel campo dei computer. È più credibile che la loro collocazione nel mercato informatico si aggiri su percentuali più basse.

Il confronto. Malgrado gli ultrabook siano apparsi sugli scaffali dei megastore solo a Natale scorso, l’offerta è in continua evoluzione ed è possibile trovare modelli per ogni necessità. Ecco alcuni degli ultrabook di maggior successo:

– MacBook Air. Anche se è il più vecchietto (è uscito un anno prima dei concorrenti), per certi aspetti è considerato inarrivabile. Schermo ad alta definizione con illuminazione a led. Tastiera retroilluminata capace di regolare automaticamente la luminosità in base alla quantità di luce presente nell’ambiente esterno. Il MacBook Air è l’unico dotato di porta Thunderbolt, con capacità di trasferimento dati 20 volte più veloce di un usb 2.0. Da 957 euro per quello con schermo da 11 pollici e da 1.260 euro per quello da 13.

Spessore: 0,3 cm frontale; 1,7 cm posteriore

Peso: 1,08 Kg (11,6 pollici); 1,35 Kg (13,3 pollici)

Schermo: 11,6 o 13,3 pollici

Memoria: da 64 Gb a 256 Gb Ssd

Autonomia batteria: 30 giorni in standby

– Acer Aspire S3. Uno dei primi rivali dell’Air sul mercato. Molto competitivo a livello di prezzo, paga una minor qualità in termini di case (più “plasticoso” rispetto ai suoi concorrenti) e in qualità dell’immagine. L’S3 è sul mercato in quattro differenti configurazioni, che vanno da 750 euro (memoria ibrida Ssd+Hdd, microprocessore i5) a 1.250 euro (Ssd 240 Gb, microprocessore i7). L’Acer ha già dichiarato l’imminente uscita della versione evoluta S5.

Spessore: 1,3 cm

Peso: 1,35 Kg

Schermo: 13,3 pollici

Memoria: ibrida (20 Gb Ssd + 500 Gb Hdd) o solo Ssd 240 Gb

Autonomia batteria: 50 giorni di standby

– Toshiba Portégé Z830. È l’ultrabook più leggero in circolazione, ma non per questo meno robusto grazie alla scocca in lega di magnesio con trama a nido d’ape. Tastiera dotata di membrana interna che lo rende resistente all’acqua (ma non più di 30 ml). Toshiba dichiara che il Portégé può resistere a cadute da 70 centimetri di altezza. Ha uno schermo Hd e la tastiera retroilluminata. Queste caratteristiche, oltre alla presenza di un lettore di impronte digitali, lo rendono adatto ad un uso professionale. Da 799 euro (microprocessore i3) a 1.250 euro (microprocessore i5).

Spessore: 1,6 cm

Peso: 1,12 chilogrammi

Schermo: 13,3 pollici

Memoria: 128 Gb Ssd

Autonomia batteria: 50 ore in standby

– Asus Zenbook X31E. Il più sottile sul mercato. Insieme al MacBook Air è l’unico ad avere uno chassis (telaio interno in cui sono installati i componenti principali), monoblocco in alluminio. Come l’ultrabook dell’Apple, è dotato di processore Dual Core i7. Tutte le connessioni sono posizionate lateralmente, tra cui una porta usb 3.0. Unico neo: la tastiera non è retroilluminata. Da 1.299 euro.

Spessore: 0.3 cm nella parte frontale; 0,9 cm nella parte posteriore

Peso: 1,3 chilogrammi

Schermo: 13,3 pollici

Memoria: 256 Gb Ssd

Autonomia batteria: più di 7 ore di utilizzo medio

Hp Folio 13. In vendita (a circa 900 dollari) da dicembre scorso negli Stati Uniti  e prossimamente disponibile anche in Europa. Pensato soprattutto per  un uso professionale, ha caratteristiche hardware medie ma una durata sorprendente della batteria: 9 ore. Dotato di uno speciale chip (Tpm) per la protezione delle email e dei dati salvati.

Spessore: 1,8 cm

Peso: 1,3 chilogrammi

Schermo: 13,3 pollici

Memoria: 128/256 Gb Ssd

Autonomia batteria: più di 9 ore di utilizzo medio

DESIDERI. «La gente vuole esprimersi e creare, che si tratti di caricare un album fotografico online, modificare i filmati di famiglia, scrivere un blog o creare musica. Vuole farlo ovunque, connettersi con altre persone e condividere questi contenuti. I dispositivi ultrabook sono destinati a rispondere a questi desideri» (Mooly Eden, vicepresidente e responsabile del Pc group di Intel).

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