Turisti tra le montagne

Trekking, enogastronomia e musica: la nuova vita dei rifugi alpini all'insegna di aria pura, paesaggi immersi nel verde, rispetto dell'ambiente e buona cucina...

«Le montagne sono sempre generose. Mi regalano albe e tramonti irripetibili; il silenzio è rotto solo dai suoni della natura che lo rendono ancora più vivo» (Tiziano Terzani).

I rifugi alpini, un tempo campo base per gli scalatori, oggi diventano sempre più meta dei turisti, appassionati di montagna, trekking e aria pura.

«Gli ospiti chiedono di più, il turismo di massa ha le sue esigenze. Altro che ristoro, anche in montagna si cerca il ristorante» (Samuele Manzotti, presidente della commissione rifugi del Cai, Club alpino italiano).

In Italia si contano 249 rifugi (in legno o muratura) e 229 bivacchi (con pareti in lamiera) censiti dal Club alpino. In linea di massima, i primi hanno un gestore, fanno servizio da piccolo albergo e aprono in estate. In alcuni, oltre alle camere con quattro posti letto, sono disponibili le docce e persino il collegamento a internet tramite wi-fi. Per i secondi, invece, bisogna chiedere le chiavi al Cai o ai singoli proprietari.

Per chi avesse intenzione di optare per un rifugio alpino, il Cai mette a disposizione un listino con le tariffe (variabili in relazione alle difficoltà di approvvigionamento), differenziando i prezzi tra soci e non soci:
– dagli 11 ai 22 euro per un posto letto con materasso e coperte;
– dai 13 ai 26 euro per un posto letto con materasso e coperte in cameretta fino a quattro posti;
– dai 3 ai 6 euro per un posto emergenza.
È possibile inoltre acquistare tè (dai 4 ai 5 euro per la bottiglia da un litro), minestrone o pasta asciutta (dai 5,50 ai 7 euro) e acqua minerale (dai 2 ai 2,50 euro per la bottiglia da un litro e mezzo).

Consigli pratici da rifugi-bivacchi.com sull’attrezzatura che non bisogna dimenticare di portare in un rifugio alpino:
– scarponcini da trekking;
– pantaloni leggeri, ma caldi e comodi;
– pantaloncini corti in aggiunta a quelli lunghi nella stagione estiva;
– giacca a vento impermeabile;
– maglione;
– berretto e guanti;
– piccolo pronto soccorso con coltellino e accendino;
– pila;
– viveri e borraccia;
– maglia e calze di ricambio.

Il pernottamento in un rifugio alpino prevede anche alcune regole da seguire:
– tutti al buio e vietate le radio dalle 22 alle 6 del mattino;
– obbligo introdotto dal Cai di utilizzare il sacco lenzuolo;
– risparmiare acqua ed energia elettrica;
– ridurre al minimo i rifiuti. Se è presente un gestore sarà lui a trasportarli a valle; in caso contrario sarà compito dell’ospite.

Le diverse associazioni che gestiscono i rifugi organizzano eventi all’insegna di passeggiate, lezioni di trekking anche per bambini, folklore ed enogastronomia.

Ai piedi del Monte Rosa da quest’estate è nato Casa Capriata, un rifugio totalmente ecosostenibile. Una baita a 2.020 metri d’altezza, dotata di un sistema di recupero delle acque reflue e con un livello di emissione dei gas di scarico praticamente pari a zero. Il progetto utilizzato per realizzare il rifugio è quello disegnato nel 1954 da Carlo Mollino, per la X Biennale di Milano.

Dal 24 al 26 giugno si svolgerà la prima edizione del Festival delle Alpi con l’obiettivo di salvaguardare, promuovere e valorizzare le montagne alpine e la cultura del territorio. Verranno coinvolte le aree montane della regione lombarda.

Dal 19 settembre al 2 ottobre si svolgerà la seconda edizione dei “Rifugi del gusto” in circa quaranta strutture sulle Dolomiti. Lo scopo è di far apprezzare la bellezza degli ambienti incontaminati e i sapori della tradizione enogastronomica del Trentino.

Diversi appuntamenti per la seconda edizione del “Cantarifugi” in Vallecamonica, all’insegna di cene con prodotti tipici e cori alpini; in Piemonte, invece, tra il 25 e il 26 giugno (ma anche nei weekend successivi) si svolgerà la “Notte in rifugio”, in circa cento strutture coinvolte, con concerti, escursioni per bambini, percorsi di trekking ecc. Il costo per la mezza pensione è di 35 euro per gli adulti e di 25 per i bambini fino a 12 anni. 20 euro per la sola cena con specialità regionali.

Rifugiinpiemonte.it fornisce l’elenco delle strutture della regione con relativa legenda dei servizi a disposizione: prodotti tipici, wi-fi, doccia, acqua corrente, acqua calda, corrente elettrica o altro tipo di alimentazione, bar, tavola calda, palestra di roccia nelle vicinanze, biblioteca, affitto attrezzatura e materiale, possibilità di portare animali.

«Vista l’ubicazione logistica delle strutture, l’escursionista potrà spaziare tra itinerari più o meno lunghi in base alla sua preparazione e scegliere di volta in volta quale ambiente andare a scoprire» (Gino Geninatti, presidente del Cai Piemonte).

Il Club alpino italiano pone l’accento sul rispetto dell’ambiente e del territorio montano. Aspetti che l’intervento umano deve tenere in considerazione quando agisce sul territorio: inserimento in un quadro di pianificazione territoriale e programmazione civile; valutazione di tipo economico, con analisi costi-benefici; studio dell’impatto di carattere ecologico-ambientale.

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