iMatch, la musica sulla nuvola

Ascoltare i nostri brani preferiti senza dover caricarli sull'iPhone o sull'iPad. Con iCloud si può e si risparmia pure...

iMatch è l’innovativo servizio di archiviazione musicale creato da Apple per i suoi clienti. Permette di accedere a tutta la musica in proprio possesso tramite streaming e di riconvertirla nel formato ad alta qualità AAC. In pratica, basta archiviare tutta la propria libreria musicale in rete su iTunes Match e poi la si potrà ascoltare tramite tutti i nostri dispositivi purché si possano connettere alla rete e quindi al nostro archivio virtuale.

Tutto diventa volatile. iMatch è pensato per sfruttare al meglio la tecnologia Apple. Tramite connessione Wifi o 3G è possibile ascoltare in streaming la propria musica pur non avendo con sé il file musicale. Il tutto in tempo reale e disponibile per tutti i dispositivi collegati.

Basta poca memoria. Utilizzare iMatch in modo intelligente consente di avere accesso a moltissimo spazio di archiviazione per la musica anche utilizzando dispostivi tra i meno capienti. La rivoluzione del Cloud computing mette in discussione la necessità di avere a disposizione memorie fisiche sempre più grandi e costose.

Prezzo dell’abbonamento. Il servizio di abbonamento a iMatch costa 24,99 euro l’anno. Alla sottoscrizione dell’abbonamento è sottointeso il rinnovo automatico (che è possibile disattivare). In caso di mancato rinnovo non sarà più possibile scaricare la musica da iCloud, ma quella già presente sui dispositivi rimane attiva. Stesso discorso nel momento in cui un dispositivo viene disassociato.

Autoselezione. Una volta attivato, iTunes Match procede con l’analisi della libreria musicale di iTunes. Il sistema confronta le canzoni sul proprio dispositivo con quelle presenti nello store di iTunes e carica solamente le canzoni che non sono presenti in catalogo.

La più efficiente arma antipirateria. iMatch è nato per offrire un servizio ai clienti Apple ma anche per combattere la pirateria. La conversione di tutte le canzoni in proprio possesso in brani di iTunes è considerata una sorta di sanatoria di quei brani ottenuti più o meno legalmente dalla rete e allo stesso tempo un’arma efficiente contro la violazione del copyright. Ecco le parole di Jeff Price, fondatore di TuneCore, un servizio di distribuzione musicale online: «Apple richiede il pagamento di una tariffa di 25$ all’anno per sottoscrivere l’abbonamento da iMatch. […] Ogni volta che il consumatore riscarica la canzone che già possiede, il detentore dei diritti viene retribuito. O in altre parole: una persona ha una canzone sul proprio hard disk. Clicca sulla canzone e la riproduce. Nessuno viene pagato. La stessa persona paga 25$ per iMatch. Ora clicca sulla stessa canzone e la riproduce attraverso il suo servizio iMatch. Il detentore del copyright viene pagato».

Sicuro. Come dichiara la stessa Apple ogni file gestito tramite iCloud (dai contatti alle foto, passando per i documenti e la stessa musica) è criptato con il protocollo SSL (Secure Sockets Layer), che in caso di intercettazione ne rende impossibile la visualizzazione. Per accedere all’archivio virtuale inoltre è necessario inserire il proprio user Id e password (che deve contenere almeno 8 caratteri, un numero, una lettera maiuscola e una lettera minuscola).

Una copia, giusto per scrupolo. Anche se le canzoni sono eseguite in streaming, si può decidere in ogni momento di tenerne una copia, cliccando sul tasto di download di iTunes. I dispositivi iOS avviano la riproduzione dei brani e nel frattempo li scaricano, così è possibile riascoltarli anche quando non si è più connessi a internet.

Aggiornamenti automatici. Ogni playlist creata è disponibile su tutti i dispositivi associati. Gli aggiornamenti di playslist e archivio avvengono automaticamente.

Il mondo Apple sincronizzato. È possibile sincronizzare tra loro tutti i dispositivi, fino ad un massimo di dieci, sui quali è possibile installare iTunes: iPod touch, iPhone (dal 3GS in su), iPad, Mac o Pc. Ogni associazione rimane bloccata per 90 giorni, questo per evitare che un unico account possa essere utilizzato impropriamente da troppe persone.

Se esiste, c’è! iTunes contiene oltre 20 milioni di brani musicali.

Quanto spazio? Si possono archiviare fino a 25 mila canzoni (non i video) e i brani acquistati tramite iTunes non rientrano nel conteggio. Non sono previsti limiti di spazio, ma ogni canzone non può superare i 200Mb.

Tante e di qualità. Tutte le tue canzoni acquistate tramite iTunes utilizzano il formato ad alta qualità AAC a 256 Kbps. Quelle di cui si era già in possesso che non hanno lo stesso livello qualitativo sono riconvertite automaticamente.

Prezzo al Giga. Quanto costa ogni Gigabyte di memoria in più di un iPhone rispetto al modello base? Presto detto. Un 4S da 16 Gb è venduto a 659 euro. Ogni Gb in più costa 7,5 euro tra il 16 Gb e il 32 e 5 euro tra il 16 e il 64 Gb.

Conviene? Acquistando un 4S da 16 Gb anziché uno da 64 Gb si risparmiano ben 240 euro. L’equivalente di quasi 10 anni di abbonamento ad iMatch.

“Discone” non serve più! «A me cambia la vita, ed è pure un risparmio. Vi spiego: ho 110Gb di musica, 18618 file mp3 (più gli altri formati). Al momento mi arrangio con un hard disk di rete, che chiameremo “discone”, che fa in qualche modo da libreria condivisa. Ma: non posso accedere al “discone” da fuori casa, non posso caricare dal “discone” su iOS, non posso portarmi tutta la discoteca sul PC portatile, se si spacca il “discone” sono guai. Il “discone” mi è costato, usato, 100€, più qualche ora di lavoro con l’opportuno know-how per apportare le necessarie modifiche al software. 25€ sono un prezzo stracciato, altro che» (Un lettore del Post.it).

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