Vestirsi di hi-tech

I tessuti tecnologici sono anche intelligenti: fatti di ortiche o chicchi di caffè isolano dal freddo e rispettano l'ambiente...

La saggezza popolare da sempre insegna che d’inverno è il caso di indossare la maglia della salute. Dai tempi della cara vecchia canottiera di lana la tecnologia ha portato molte novità anche nel settore tessile, ecco perché possiamo vestirci con bottiglie e chicchi di caffè.

Pile ecologico. Il primo tessuto tecnologico e allo stesso tempo “stravagante” è nato nel 1979 e probabilmente è presente in ogni armadio: il pile. Questa fibra sintetica ricavata dal poliestere è tra le più economiche e pratiche: tiene bene il calore, è lavabile in lavatrice e non si ritira con i lavaggi. In più, è possibile ottenere le fibre riciclando materiale plastico. Dalla riconversione di 36 bottiglie viene fuori una felpa.

Quanto è caldo questo pile? I gradi di isolamento termico del pile sono indicati con il nome “polartec”. Gli indumenti più leggeri sono definiti come polartec 100 (intimo), quelli di grado superiore (felpe e capi comuni) polartec 200, mentre l’abbigliamento polartec 300 è utilizzato per affrontare temperature molto rigide.

A piedi caldi. Chi ha il problema dei piedi gelati troverà interessanti le pantofole che se scaldate due minuti in microonde continuano a rilasciare calore per più di un ora. In questo caso la tecnologia non è sintetica, ma naturale. All’interno delle Slippers è posta una miscela di semi di lino (o miglio) ed erbe aromatiche che immagazzinano il calore per poi rilasciarlo gradualmente (ma senza scottare i piedi!). Su amazon sono acquistabili per 31 euro; su mevita.it a 29 euro.

Il calore arriva dal caffè. L’azienda californiana Virus ha fatto ancora di più. Ha creato una linea di capi underwear partendo dal riciclo dei chicchi di caffè. Il nuovo tessuto, chiamato carbone di caffè (coffee char), è in grado di isolare e trattene il calore corporeo con un’alta efficienza. Nata soprattutto pensando a chi pratica sport invernali e acquatici, può essere anche utilizzata per restare caldi in giornate particolarmente fredde. La linea femminile offre pantaloni stile pinocchietti e lunghi (54,50 dollari) e magliette girocollo a maniche lunghe (da 48 a 60,99 dollari). Gli uomini oltre ai pantaloni (56,50 euro) e alla maglia aderente (da 48 a 67,50 euro) possono scegliere la maglia a maniche lunghe “functional fit” (48 euro) e quella smanicata (da 39 a 58,99 euro). I cataloghi completi dei prodotti Virus sono disponibili sul sito.

Proprietà. Le proprietà del carbone di caffè: garantisce al tessuto una asciugatura rapida; è batteriostatico; offre un’alta protezione dai raggi Uv.

Dai la scossa alla stoffa. Chi non se la sente di parcheggiare moto e motorini in garage in inverno e affrontare il traffico delle metropoli potrebbe pensare di ricorrere all’abbigliamento riscaldato. Diversi marchi hanno realizzato linee che sfruttano l’effetto Joule (la corrente che diventa calore) per creare un microclima all’interno delle giacche. Queste casacche hitech possono essere collegate direttamente alla batteria della moto o ad una batteria ricaricabile posta in un taschino dedicato. Un gilet, da utilizzare come sottoveste, costa 108 euro su motoexploring.it. Lo stesso principio è stato applicato anche a guanti (da 96 euro su motoexploring.it ) e calze (su 10hp.it a 85 euro cavi compresi).

I tessuti diventano “intelligenti”. Gli ultimi studi riguardo il tessile si orientano sempre di più verso soluzioni “intelligenti”, per esempio materiali a isolamento termico regolabile in funzione della temperatura corporea; oppure che riducono gli odori e mantengono freschi più a lungo.

Pioggia, non mi fai paura. Il Gore-Tex è un esempio di tessuto dalle qualità traspiranti e impermeabili, ideale non solo per la pioggia ma anche in montagna, per sciare o semplicemente per godersi la neve senza ritrovarsi zuppi a fine giornata. I pori di questa membrana, infatti, sono circa 20.000 volte più piccoli di una goccia d’acqua e impediscono così all’umidità di attraversarla.

Una giacca che fa bene alla pelle. E non solo t-shirt e giacche isolano dal freddo, ma permettono anche di mantenere idratata la pelle. Una delle possibili applicazioni innovative del tessile, infatti, è il campo del benessere. La giapponese Toray Textiles ha impregnato un suo tessuto con microcapsule che rilasciano gradualmente un’essenza di aloe vera con il calore del corpo [fonte: www.iltessile.it]. Oltre a idratare la pelle, svolge un’azione antimicrobica e tiene lontani gli insetti.

L’ortica che non punge, ma protegge. L’ortica permette di ottenere una fibra naturale e biodegradabile, con proprietà termoregolatrici. Il tutto dipende da come viene lavorata: se la si attorciglia molto, diventa simile al cotone; mentre se la si torce poco, l’aria rimane all’interno della fibra e protegge dal freddo così come la lana.

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