La seconda vita degli oggetti riutilizzati

Beneficenza, riuso e Km 0. Questi sono i paletti del mercato dell’usato di nuova generazione; e l'ambiente ci guadagna...

È presto per la discarica. Soffitte e cantine piene di oggetti inutili sono un incubo per la maggior parte delle persone. Quando ci si rende conto che anche l’ultimo metro quadrato è stato riempito, spesso si fa ricorso a siti di commercio online come Ebay, Subito.it o Secondamano.it per fare un po’ di spazio; se nemmeno la rete vuole gli articoli in vendita, l’ultima possibilità è la discarica (nel migliore dei casi!). Ma se quelle cose fossero utili a qualcun altro?

Nuova vita all’usato. Questo è quello che hanno pensato Luca Leoni e Irinia Torgovitzkaja, i fondatori di Reoose.com, il sito di baratto lanciato il 1° settembre scorso, e i dirigenti di Leotron, la società creatrice di Mercatopoli.it, network di mercatini dell’usato sparsi in tutta Italia. Entrambi seguono il concetto di riuso: dare una seconda chance ad un oggetto destinato alla discarica.

Soldi in cantina. «Gli Italiani sprecano 1,6 miliardi di euro in acquisti inutili. Oggetti inutili che finiranno relegati in cantina o peggio in discarica!» ( Reoose.com)

Baratto asincrono. Reoose promuove lo scambio di oggetti in modo innovativo. Per ogni oggetto ceduto si guadagnano crediti, spendibili per “acquistare” un altro oggetto in “vendita” sul sito. Il valore di ogni articolo lo decide Reoose, in base alla categoria di appartenenza, alle condizioni (usato/nuovo) e al potenziale inquinante.

Più inquina meno vale. Il valore inquinante è dato dalla somma di 3 fattori. Un oggetto più è grande, difficile da trasportare e considerato un rifiuto speciale, più il suo valore in crediti sarà proporzionalmente esiguo (anche fino al 50%). Esempio: una cucina componibile usata (molto ingombrante, rifiuto speciale, complicata da spostare) è valutata 400 crediti: in euro equivale a meno di 100 euro.

Crediti acquistabili. Ogni credito ha un valore nominale di 25 centesimi di euro. Se i crediti acquisiti non sono sufficienti a completare un acquisto, si possono integrare con quelli comprati sul sito.

Baratto etico. È possibile regalare crediti in beneficenza. Le Onlus che beneficiano delle donazioni possono così fare acquisti sul portale. Le organizzazioni senza scopo di lucro partner di Reoose sono 4: Caf Onlus, Hoc Onlus, Rosa di Gerico La casa dei Bambini e Il sole Onlus.

Partner affiatati. Luca e Irina hanno colto l’essenza del baratto, adattandola alle potenzialità moderne: «La cosa che ci galvanizzava era che sentivamo che un servizio come Reoose poteva soprattutto essere utile per le persone con poche possibilità economiche, per gli studenti fuori sede, per le mamme e i papà come noi, per i nostri figli».

Progetto ambizioso. Nel suo primo mese di vita Reoose ha avuto circa 2mila iscrizioni e sono stati pubblicati 600 annunci. L’obiettivo per la fine dell’anno? Un milione di chili di oggetti scambiati.

Piazzare anche i regali inguardabili. La categoria che va per la maggiore è “abbigliamento e accessori”, ma anche quella destinata ai bambini è ricca di articoli; gli oggetti nuovi per l’infanzia hanno un rapporto prezzo/fruibilità poco elevato. La più curiosa? Sicuramente “regali ed oggetti inguardabili”.

Valore pratico. Come è spiegato nel video introduttivo di Reoose.com, una borsa è un oggetto che serve per contenere le cose, qualunque sia la marca, per questo ha un valore fisso di 40 crediti. In questo modo gli oggetti si spogliano del loro valore economico e ne acquisiscono uno pratico.

Sito a impatto zero. Reoose.com è un sito 100% ecologico. Ha contribuito alla creazione e tutela di 107 mq di foresta in crescita in Costa Rica, per compensare 72 kg di CO2 generati dal proprio traffico mensile.

Il network dei mercatini. Per i meno pratici di scambi online c’è Mercatopoli. Si proprone come alternativa al solito mercatino dell’usato deprimente, buio e impolverato. Mercatopoli è un network di negozi in franchising sparsi in tutta Italia che conta oggi 122 affiliati. Offre uno spazio in conto vendita con esposizione gratuita della merce.

Valenza sociale. Mercatopoli si basa sulla filosofia del riuso e del risparmio. Offre a tutti la possibilità di evitare inutili sprechi, aiutando famiglie e giovani a guadagnare qualche euro in un periodo d’incertezza economica.

Per chi vende. È necessario recarsi in uno dei negozi Mercatopoli con gli oggetti da vendere e un documento d’identità. Gli oggetti sono controllati dal responsabile del punto vendita (devono essere puliti, in buone condizioni e funzionanti), che ne stabilisce anche il prezzo. Il compenso per i grandi mobili è del 65% sul prezzo di vendita, quello dei piccoli articoli è del 50%. Gli articoli sono esposti sugli scaffali per 60 giorni; se dopo questo periodo non sono stati venduti, il prezzo viene abbassato fino al 50%. Dopo 90 giorni gli oggetti sono ulteriormente ribassati o dati in beneficenza ad un prezzo simbolico (l’abbigliamento va in beneficenza già dopo 60 giorni).

Nessun vincolo. È possibile ritirare dalla vendita gli oggetti in qualsiasi momento, purché non sia stato venduto o qualcuno abbia versato una caparra.

Per chi acquista. Ogni articolo esposto possiede un’etichetta con il prezzo e la data in cui è stato esposto. L’acquirente può così “seguire” un oggetto, aspettando che il prezzo scenda. Mercatopoli propone anche un servizio di ritiro e consegna della merce.

Risparmio sostanzioso. Mercatopoli può vantare di aver fatto guadagnare ai suoi clienti circa 6.401.348,22€.

Acquisti a Km 0. Reoose consiglia di acquistare oggetti in vendita nella propria città, in modo da non dover ricorrere alle spedizioni. Mercatopoli, con una rete di negozi sempre più capillare, promuove l’acquisto degli oggetti di persona, senza dover ricorrere al trasporto.

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