Surf, grinch, sup… E sei sulla cresta dell’onda

Con la tavola, il gommone, l'aquilone: italiani sempre più appassionati di sport acquatici. Cosa serve e quanto si spende per divertirsi in mare...

.L’onda perfetta. «Troverai il vero scopo della tua vita il giorno in cui cavalcherai l’onda perfetta» (Sergio Bambarén, Il delfino).

Gli sport d’acqua. Surf, kitesurf, windsurf, rafting: gli sport d’acqua coinvolgono sempre più italiani. Ma che cosa bisogna fare per avventurarsi a caccia dell’onda perfetta?

A cavallo di un’onda. Chi non sa rimanere lontano dall’acqua può scegliere tra diverse attività. Il surf, che consiste nel cavalcare l’onda in piedi su una tavola, inizia a diffondersi intorno agli anni Cinquanta soprattutto negli Stati Uniti. Negli anni Ottanta questo sport, insieme al windsurf, la variante con la vela montata sulla tavola, arriva in Italia. Da quel momento si è diffuso sempre più.

Un villaggio per surfisti. Gli appassionati di surf nel nostro Paese sono circa trecentomila, duemila i praticanti attivi. Dal 1999 è nata anche una manifestazione interamente dedicata a questo sport, l’“Italia Surf Expo”. Una volta l’anno il litorale laziale di Santa Severa si trasforma in un villaggio interamente dedicato alle discipline acquatiche praticate con una tavola: dal surf, windsurf, kitesurf (con un aquilone come propulsore) e sup (stand-up paddle board, il surf con la pagaia), alle novità più stravaganti come il grinch (il surfare con ogni superficie), l’indoboard (disciplina che consiste nel rimanere su una tavola di legno ovale in equilibrio su un rullo cilindrico, come se si fosse realmente in acqua) e il Bag jump (l’airbag che fa volare fino a dieci metri d’altezza).

Fare surf è come volare. «Fare surf è l’unica cosa che ti dà un contatto diretto con la forza della natura e dell’acqua. Solo così puoi sentire tutto, ogni minimo movimento, ogni minima vibrazione che l’acqua ti dà sotto la tavola. Quando sei lì sopra, in mezzo al mare, ti senti finalmente libera e se poi si ha la fortuna di cavalcare l’onda giusta, beh, allora si ha davvero la sensazione di volare» (le dj Kris & Kris, ospiti dell’“Italia Surf Expo”).

Regole da surfisti. Chi vuole avventurarsi per la prima volta nel mondo del surf deve seguire, però, alcune regole. Eccone qualcuna tratta da Surfproject.it: quando si inizia a surfare il primo passo è osservare la situazione, le onde, l’altezza e il comportamento degli altri surfisti. Per i meno esperti è consigliabile iniziare in un posto un po’ più tranquillo e controllare che l’attrezzatura sia in buono stato. Anche la resistenza fisica è importante. La tavola deve essere tenuta sempre sotto controllo, dal momento che la punta e le pinne possono essere taglienti. Se si viene centrifugati da un’onda bisogna cercare di riparasi la testa; quando si cade è meglio attraversare l’onda e non sbatterci contro, altrimenti si rischia di essere sbattuti sul fondale.

Non solo surf. Il surf, però, non è l’unica possibilità per chi ama l’acqua e anche un po’ gli sport estremi. Il rafting consiste nella discesa fluviale tra le rapide a bordo di un gommone. Si effettua in gruppo e l’imbarcazione è governata grazie alle pagaie. Il canyoning, invece, detto anche torrentismo, è la discesa all’interno di gole a piedi, senza canotto o simili. Il percorso si fa in gruppo e può essere sia acquatico che asciutto. L’hydrospeed, nato verso la fine degli anni Cinquanta, consiste nel nuotare lungo le rapide di un torrente servendosi dell’omonimo galleggiante.

Corsi e costi. Per chi volesse iniziare a praticare qualche sport d’acqua esistono in Italia diversi corsi. Alcuni esempi da www.elation.it:

–       per il rafting il costo va dai 55 euro per un’esperienza soft lungo il Ticino ai 235 euro per un rafting esclusivo sull’Adda, in Valtellina. L’attrezzatura di base prevede la muta, il casco e un giubbotto ad alto galleggiamento, ma nella maggior parte dei casi il materiale tecnico necessario viene fornito direttamente sul luogo;

–       per il canyoning, o torrentismo, il costo va dai 175 euro per un’esperienza facile in Umbria ai 1370 euro per un doppio canyoning in centro Italia. Attrezzatura di base: caschetto, muta, giubbotto salvagente, corde e scarponcini da escursionismo;

–       per il surf e simili i costi vanno dai 25 euro per il wakeboard (essere trainati da un motoscafo con ai piedi una tavola) in Toscana ai 68 euro per un’esperienza di tre ore di windsurf sul lago di Garda agli 800 euro per un corso completo di kitesurf a Genova;

–       per l’hydrospeed i costi vanno dai 50 euro per un’escursione al fiume Alcantara, in Sicilia, ai 75 euro per una lezione in Val di Sole, Trentino Alto Adige;

–       per il kayak e la canoa i prezzi vanno dai 50 euro per una discesa in canoa in Alto Adige ai 195 euro per un corso di kayak in Slovenia.

Tra le onde del fiume. « Ci sono appena stata! Fantastico… Il primo tratto di fiume è davvero forte, ci sono un sacco di onde. Poi le guide sono bravissime… Ve lo consiglio davvero» (un’utente di forum.alfemminile.com a proposito del rafting).

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