Risolvere un affitto, passo dopo passo

Quando si decide di interrompere una locazione bisogna rispettare alcune procedure, per non creare disguidi con l’agenzia delle Entrate. ...

Solitamente, un tacito rinnovo. Giunto al termine, il contratto d’affitto viene di solito rinnovato dalle parti alle condizioni iniziali, salvo eventuali ritocchi del canone. Affinché il contratto sia tacitamente rinnovato, l’inquilino deve rimanere nell’appartamento, d’accordo con il proprietario, fino a dopo la scadenza naturale dei termini. Se invece una delle due parti non intende rinnovare la locazione, bisogna procedere in altro modo.

Primo passo, comunicare all’altra parte la decisione. Risolvere un contratto d’affitto, infatti, comporta obblighi e adempimenti da rispettare per evitare problemi con l’agenzia delle Entrate. Primo passo, comunicare all’altra parte, indipendentemente da chi decide di interrompere la locazione, la decisione di recedere dal contratto attraverso una comunicazione scritta. La notizia deve essere data con una raccomandata con ricevuta di ritorno con largoanticipo rispetto alla data in cui si intende lasciare o rientrare in possesso della casa: generalmente la lettera va inviata almeno sei mesi prima del giorno in cui verrà lasciato libero l’appartamento se il contratto in vigore è del tipo 4+4 anni, almeno tre mesi prima se il contratto è transitorio.

L’inquilino paga fino all’ultimo giorno. L’inquilino dovrà pagare il canone fino all’ultimo mese utile. Dopo la risoluzione del contratto, nel momento di riconsegna delle chiavi, il proprietario dovrà restituire la cauzione. O meglio: alla scadenza della locazione, il locatore visita l’appartamento locato per verificare se ci sono eventuali danni. Se ne riscontra, la legge lo autorizza a trattenere la cauzione, altrimenti l’intera somma dovrà essere restituita al conduttore.

Come compilare il modello F23. Come spiega il sito dell’Agenzia delle entrate, impegno burocratico dal quale non si può prescindere è la compilazione del modello F23, disponibile online o alla posta. Con l’F23 si dovrà pagare un’imposta fissa di 67 euro: la spesa è a carico della persona che intende disdire il contratto. La somma dovrà essere pagata entro non oltre 30 giorni dal termine della locazione.

Nell’F23 andranno compilati i seguenti campi:
– Campo 4: con dati anagrafici e codice fiscale del locatore;
– Campo 5: con dati anagrafici e il codice fiscale dell’inquilino;
– Campo 6: con codice ufficio;
– Campo 9: con causale RP (registrazione di atti pubblici o privati);
– Campo 10: con l’anno della prima registrazione e il numero situato sul contratto di locazione;
– Campo 13: con la somma dell’imposta di registro da versare;
– Campo 11: con il codice tributo 113T (risoluzione locazione fabbricati).

La ricevuta all’Agenzia delle Entrate. Entro venti giorni dal pagamento la ricevuta deve essere consegnata alla sede dell’ufficio delle Entrate ove si è registrato il contratto. Insieme all’F23 si dovrà consegnare pure una copia del contratto d’affitto. Se non si paga l’F23 e non si presentano le ricevute, l’agenzia delle Entrate continuerà a considerare l’immobile locato.

Per chi ha scelto la cedolare secca le cose cambiano. Nel caso di risoluzione anticipata di un contratto registrato con cedolare secca le cose cambiano. La cedolare secca, infatti, sostituisce le imposte di registro e di bollo: l’unico adempimento richiesto, quindi, è la comunicazione della risoluzione del contratto all’agenzia delle Entrate ove era stato registrato entro trenta giorni e attraverso il modello 69.

Il rimborso dell’imposta di registro. In caso di risoluzione anticipata di un contratto affitto o di locazione per il quale si è pagata l’imposta di registro per l’intera sua durata, il contribuente ha diritto al rimborso della parte di imposta relativa alle annualità successive a quella nel corso della quale si è verificata la risoluzione. Il rimborso dell’imposta di registro può essere richiesto entro tre anni dal giorno della risoluzione, presentando domanda all’ufficio delle Entrate che ha eseguito la registrazione della dichiarazione relativa al contratto.

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