Chime.in: pagati per scrivere quello che volete

Un social network che permette agli utenti di condividere foto, video e testi e anche gli introiti pubblicitari. Un click vale dai 10 cent ai 5 euro...

Il social network che paga gli iscritti. Essere pagati per scrivere su un social network. È l’ultima frontiera del web offerta da Chime.in, la nuova rete sociale ideata dall’americana UberMedia. Come Facebook e tutti gli altri più popolari social network, Chime.in permette agli utenti di condividere foto, video e testi di 2.000 caratteri, ma a differenza delle altre reti sociali condividerà con essi anche gli introiti pubblicitari: i ricavi derivanti dai click ai banner posti sulle proprie bacheche saranno equamente divisi tra la società e l’utente.

Revenue sharing. Lo strumento del revenue sharing (condivisione dei ricavi pubblicitari) non è nuovo. YouTube la usa da tempo, per migliorare la qualità dei propri filmati, premiando gli utenti che pubblicano contenuti molto popolari.

Sfida a Facebook. I gestori di Chime.in sono convinti di sottrarre iscritti a Facebook: le persone, infatti, avranno maggior interesse a spendere il proprio tempo su questa piattaforma invece che su quelle concorrenti. Bill Gross, amministratore delegato di UberMedia, all’Huffington Post: «Questo è un colpo rivoluzionario per il mondo dei social media. Per la prima volta gli interessi dei creatori di contenuti coincidono con gli interessi del social network che li pubblica. Gli utenti ottengono qualcosa dal loro duro lavoro multimediale». Secondo Gross l’offerta di denaro contante migliorerà anche la qualità e l’attività degli iscritti al social network: «Offrendo soldi si può ottenere un livello di serietà e professionalità che non esiste quando non c’è di mezzo il denaro».

Grandi brand. A beneficiare della nuova strategia dovrebbero essere anche i grandi brand internazionali che, dopo aver creato una propria pagina su Chime.in, potranno sfruttare gli spazi pubblicitari presenti sulla loro bacheca o promuovendo le proprie offerte oppure offrendo ad altre società la possibilità di pubblicizzare i propri prodotti. Nel primo caso il brand tratterrà gli interi ricavi pubblicitari, nel secondo caso dividerà con Ubermedia gli introiti degli spot. Bill Gross: «Celebrità, case cinematografiche, show televisivi e case editrici avranno interesse a creare proprie pagine sulla nostra piattaforma. Infatti, a differenza di quello che accade su Facebook, potranno finalmente monetizzare i propri contenuti».

Paid to write. Chime.in non è l’unico strumento online per trasformare una passione in fonte di guadagno. Chi ama scrivere, infatti, ha a disposizione i siti  “paid to write” dove si viene pagati per stendere articoli o guide su vari argomenti e si guadagna in base al numero di volte che il proprio pezzo viene letto. Infatti si riceve una percentuale (che solitamente si aggira intorno all’80%) sulle entrate pubblicitarie generate dall’associazione (tramite Google AdSense) di link o banner promozionali alle pagine nelle quali viene pubblicato il proprio articolo, ottenendo un profitto per ogni click effettuato dagli utenti sull’annuncio sponsorizzato. In pratica più articoli si scrivono (e più click si ricevono), più si guadagna.

Quanto vale un click. Il valore di ogni click dipende dalla tematica trattata: si può passare dai 10-15 cent a click per un articolo di sport, ai 5 euro a click per uno d’economia (ma magari un articolo di sport avrà molte più visite e più click di economia). A pagare non sono i siti di paid to write ma Google AdSense, tramite assegno spedito a casa o bonifico bancario, ogni mese successivo al raggiungimento della soglia minima di 70 euro (se in un mese non si raggiungono i 70 euro, il guadagno non viene cancellato ma sommato a quello del mese successivo).

I requisiti del writer. Requisiti fondamentali per chi desideri cimentarsi in questa attività: passione, capacità di scrittura e sintesi, curiosità e costanza nell’aggiornarsi continuamente sulle materie da argomentare (il successo, e di conseguenza gli introiti, sono legati alla qualità e all’affidabilità dei pezzi pubblicati).

I migliori siti paid to write. Il sito creareonline.it ha compilato una lista dei migliori siti paid to write italiani. Eccone alcuni:

Genteemergente.it. Contenitore di news generali dall’attualità alla politica, dal gossip alla cucina, quindi massima libertà nello scrivere articoli. Permette di guadagnare sull’80% delle visualizzazioni degli annunci Adsense.

Paid2write.org. Altro sito paid to write generalista, sul quale cioè è possibile scrivere articoli in diverse categorie. Anche qui la retribuzione deriva dall’80% delle visualizzazioni dei propri annunci Adsense, ed il restante 20% va allo staff.

Mondors.info. Network di siti paid to write, ognuno dei quali tratta argomenti specifici: Mondoinformatico.info, uno dei primi paid to write italiani, riguarda hi-tech ed informatica. Gli altri siti del network sono Mondosport.info, Mondonba.info e Mondotivu.info.

Saperlo.it. Su questo sito non ci sono articoli ma guide divise in “step” su argomenti di ogni tipo: Come fare ginnastica per le mani stanche, Come disegnare il cartamodello di una gonna, Come cambiare i vetri dell’auto, Come prepararsi all’esame di stato in psicologia, Come riconoscere un tucano toco, ecc. Effettuata la registrazione al sito sarà quindi possibile scrivere la nostra guida, che verrà valutata dalla redazione: se ritenuta valida, sarà pubblicata e si verrà retribuiti con un compenso fino a 5 euro per guida. Oltre a questo compenso è possibile inserire i propri codici Adsense nella pagina personale e guadagnare quindi anche con gli annunci di Google (l’intera lista dei siti suggeriti da Creareonline).

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