Mamma, vado in vacanza da solo

Campi estivi, per studiare e divertirsi con altri bambini: un’alternativa che sempre più genitori adottano. Senza dimenticare il baby passaporto...

Per i bambini vacanze senza genitori. A un certo punto, i figli, bisogna lasciarli andare. E quale occasione migliore per un genitore che iniziare con le vacanze estive? La scuola sta per finire, mentre le ferie per chi lavora sono ancora lontane. Dunque, affidare i propri bambini a campi estivi e vacanze studio è un’ottima soluzione.

Bambini emancipati. «I momenti fuori casa non sono un parcheggio, ma un’emancipazione per il bambino» (Emanuela Caputo, responsabile della segreteria di Milano Campi Avventura).

I dati. Da un’indagine Istat su viaggi e vacanze nel 2011, è emerso che, nel trimestre estivo, ha viaggiato il 62% dei bambini fino a 14 anni.

Cosa fare? Le alternative sono diverse: si può optare per i campi estivi, in cui i bambini potranno cimentarsi nello sport o in svariate attività; le vacanze studio all’estero, per apprendere la lingua e vivere esperienze oltre confine; imparare un mestiere; o affidarsi alle attività che si svolgono direttamente in città.

Il decalogo del piccolo viaggiatore. Per cominciare, dieci cose da sapere prima di mandare il proprio bambino in vacanza, consigliate dal pediatra Alberto Giovanni Ugazio, presidente Sip (Società italiana di pediatria) [fonte: Babymagazine.it], valide sia se i figli viaggiano da soli, sia se vanno con i genitori:

–      se i ragazzini sono un po’ più grandicelli, coinvolgerli nell’organizzazione del viaggio, in modo da stimolarli e interessarli;

–      in aereo, ricordarsi che i momenti più fastidiosi sono decollo e atterraggio, quindi, per ridurre i fastidi, dare da bere con il biberon ai più piccoli e una gomma da masticare ai grandi;

–      portare tutti gli oggetti che rassicurano il bambino (come peluche, copertine, ecc.);

–      fare un programma è una buona idea, ma essere flessibili è ancora meglio;

–      prima e durante il viaggio, dar loro da mangiare cibi leggeri, non fritti e non grassi. Meglio pasti piccoli e frequenti;

–      garantire il giusto apporto di liquidi. Soprattutto d’estate, i bambini sudano: è quindi giusto idratarli con acqua, succhi di frutta o tè. Inoltre, non dimenticarsi di portare il biberon o un bicchiere particolare, se il bimbo è abituato così, e avere sempre una scorta di piccoli snack;

–      puntare su vestiti confortevoli e su una copertina (in caso di aria condizionata sui mezzi è sempre utile);

–      ricordarsi anche di fazzolettini, salviettine umidificate, bicchieri monouso ecc.;

–      pensare a una piccola farmacia da viaggio, con dentro termometro, cerotti, medicine a base di paracetamolo. Ricordarsi di crema solare, occhiali da sole e cappellino;

–      informarsi per tempo di eventuali vaccinazioni o profilassi da seguire richieste in determinati luoghi di vacanza.

Cosa mettere in valigia? Anche la valigia è importante. Ecco cosa non dovrebbe mai mancare in quella dei bambini che viaggiano, secondo Chiara Rosati di Bimboinviaggio.it [fonte: Chiara Degl’Innocenti, Panorama]:

–      jeans. Sono resistenti, freschi e camuffano anche le macchie;

–      invece dell’ombrello, un giubbino impermeabile con cappuccio;

–      cappellino;

–      scarpe da ginnastica, ma di pelle (impermeabili e che non fanno sudare i piedi);

–      maglietta a maniche lunghe (evita le scottature al mare);

–      calze da camminata antisudore;

–      zainetto;

–      macchina fotografica;

–      quaderno per appunti;

–      un gioco, come le carte.

Qual è l’età giusta? Ma qual è l’età giusta per mandare i bambini in vacanza da soli? Secondo la psicologa Emanuela Trinci si può cominciare a sei anni, o anche prima se già sono abituati a passare la notte dai nonni o da un amichetto. Un bimbo diventa grande «nel momento in cui impara a fare cose che non gli sono familiari. Questo sforzo lo fa diventare grande» [fonte: Chiara Degl’Innocenti, Panorama].

Il campo estivo. Campi Avventura organizza campi estivi, in Italia e in Europa, dando la possibilità ai ragazzi (6-11 anni, 11-14, 15-17) e anche alle famiglie di immergersi completamente nella natura, imparando e divertendosi, il tutto all’insegna della semplicità e della sostenibilità. Un esempio: una settimana in Umbria, al Parco regionale del Lago Trasimeno, costa 390 euro (viaggio escluso); la quota comprende: pensione completa con i pasti, tre animatori esperti di educazione ambientale, spostamenti interni al campo, materiale per le attività, assicurazione e Iva.

Il Campogiovani. Per i più grandi, il Dipartimento della Gioventù organizza il Campogiovani 2012 «un progetto destinato a ragazzi e ragazze residenti in Italia, di età compresa tra i 14 ed i 22 anni compiuti alla data di compilazione della domanda, che frequentino istituti scolastici superiori o siano iscritti ai primi anni del ciclo universitario», realizzato in collaborazione con i Vigili del fuoco, la Marina militare, le Capitanerie di porto e la Croce rossa italiana. Le iniziative sono diverse: i Vigili del fuoco, per esempio, organizzano «sei giorni per apprendere come prevenire gli incendi, imparare nozioni di primo soccorso e ricevere un primo addestramento per la gestione delle emergenze in materia di sicurezza sul lavoro»; la Marina militare, invece, organizza 10 giorni di corsi velici, con istruttori specializzati della Marina stessa. Qui i bandi per iscriversi.

Per chi ama lo sport. Anche per chi ama lo sport, le alternative sono svariate. Un esempio: World Child, per trascorrere una settimana all’insegna del calcio e del divertimento, organizza un soggiorno estivo per bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni, dal 5 al 21 luglio, a Lignano Sabbiadoro. Costo: 450 euro (850 per due fratelli). Sul sito tutte le informazioni necessarie, tra cui anche i consigli su cosa mettere in borsa. Sull’Appennino modenese, invece, tra Palagano, Pievepelago e Polinago, campi estivi in cui poter praticare non solo il calcio, manche altri sport come il basket o il volley. I “camp multisportivi”, come vengono definiti sul sito, interessano i ragazzi dai 7 ai 17 anni e i costi (per una settimana a pensione completa) vanno da 440 a 495 euro per la quota intera e da 415 a 470 per quella scontata (per chi si iscrive a più settimane e per i fratelli). Comprendono campi sportivi e multisport e campi di specializzazione.

La vacanza studio. Tra le attività più gettonate, le vacanze studio all’estero, per imparare le lingue e confrontarsi con mondi diversi. EF – Centri linguistici internazionali, per esempio, propone diverse offerte, in numerose località. Una giornata tipo comprende il corso di lingua, ma anche gite, attività sportive, cacce al tesoro, ecc. I ragazzi, dagli 8 anni in su, possono scegliere se alloggiare in una famiglia, nelle residenze o nel resort EF, nei college. Il preventivo va richiesto direttamente sul sito.

Anche le città… Chi non se la sente di far volare i propri figli troppo lontano dal nido può sempre appoggiarsi alle numerose attività che si svolgono in città. A Milano, Torino, Bologna, Roma, Palermo, ma anche in centri più piccoli, si organizzano attività per i bambini, tutto il giorno o anche mezza giornata. Qualche esempio dal web: Milanoperibambini.it, Bambiniabergamo.it, Bambiniapalermo.it, Genovaperibambini.comune.genova.it, ecc.

Il baby-passaporto. Sono cambiate le regole in fatto di passaporto: adesso tutti i minori possono viaggiare in Europa e all’estero solo con un documento di viaggio individuale. L’iscrizione sul passaporto del genitore è valida fino al 26 giugno 2012. Inoltre, ogni volta che un minore di 14 anni viaggia all’estero, non accompagnato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci, necessita di una dichiarazione di accompagno in cui deve essere riportato il nome della persona o dell’ente cui il minore viene affidato. Tutte le informazioni e i moduli sono disponibili sul sito della Polizia di Stato a questo link.

Gli aerei. Le compagnie aeree, in genere, offrono servizi per i bambini che viaggiano da soli. Alitalia, per esempio, offre il servizio “minore non accompagnato” per i passeggeri sotto i 14 anni per viaggi nazionali e sotto i 15 per quelli internazionali. Il servizio ha un costo aggiuntivo.

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