Ma cosa vi siete persi!

Il cellulare dimenticato sul treno o le chiavi di casa in aereo? Ecco come ritrovare gli oggetti smarriti prima che vadano all'asta...

Mi sono girato un attimo. «Ho perso il panino che stavo mangiando, mi sono girato un attimo e non c’era più. Me lo trovate, vero? Era al tonno e pomodoro. Torno fra mezz’ora, va bene?» (un funzionario dell’Africa subsahariana all’ufficio «oggetti smarriti» del villaggio olimpico) (testimonianza di Vincenzo Martucci della Gazzetta dello Sport).

Lo consegni al sindaco. «Chiunque rinvenga un oggetto smarrito lo consegni al sindaco del luogo in cui l’ha trovato» (Codice Civile, articoli 927, 928, 929 e 930).

Dall’ombrello al cellulare. Un tempo l’oggetto più smarrito era l’ombrello, poi le chiavi. Oggi è il cellulare.

I modi migliori per smarrire un oggetto sono:
a) buttarlo;
b) dimenticarlo.

Il tempo di rovistare nel cassonetto. A finire tra i rifiuti in genere sono buste piene di banconote, cellulari, chiavi di casa, dell’automobile, anelli, orologi. In questo caso le speranze di ritrovarli si riducono a poche ore, fino a quando il contenuto del cassonetto viene portato in discarica o trattato negli impianti della differenziata.

Mettersi i guanti per cercare un Rolex. Tra alcuni addetti dell’Amiat, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Torino, si ricorda di una persona disposta a mettersi guanti e maschera per cercare un Rolex, o ancora il caso della una donna che, con il sacchetto del pattume, aveva buttato anche la dentiera. È anche capitato che si trovassero armi: bombe a mano e residuati bellici saltati fuori dallo sgombero di qualche cantina, per i quali è stata necessaria la messa in sicurezza (Paola Italiano, La Stampa).

Rassegnati all’idea che gli oggetti ci abbandonano. Poi c’è il caso di un oggetto dimenticato da qualche parte (treno, aereo, taxi, autobus e deposito bagagli – i luoghi più gettonati). La possibilità che questo finisca negli uffici «oggetti smarriti», piuttosto che andare rubato o buttato, è alta. E internet aiuta nella ricerca. Tutti i principali comuni italiani, all’interno del loro sito, hanno una sezione «oggetti smarriti» e molti offrono anche la lista dei reperti per data di ritrovamento. Ma, forse ignari di aver perso qualcosa o presto rassegnati all’idea che gli oggetti ci abbandonano, la percentuale dei legittimi proprietari che va a ritirarli non supera il 30%.

Gli uffici oggetti smarriti delle stazioni sono spariti. L’ufficio «oggetti smarriti» delle Ferrovie dello Stato alla stazione Termini di Roma ha chiuso il 13 giugno 2009. Era lì dal 1934. Ha custodito più di centomila oggetti. A volerli fu lo Stato fascista con un’apposita legge, e in breve ne nacque uno in ogni stazione, almeno in quelle più grandi: Bologna, Firenze, Milano, To­rino, Bari, Palermo, Napoli, Genova, Venezia. Adesso sono tutti chiusi.

Vangeli, chitarre, dentiere, arti artificiali. «Soprattutto ombrelli, borse, cellulari e cappelli. Erano molti anche i vangeli, e anche gli strumenti musica­li, trovavamo tantissime chitarre. Ma le cose più strane erano sempre sui treni notturni. Perché la gente si sveglia e ha fretta, così di­mentica più facilmente. Di dentiere, ad esem­pio, ne trovavamo moltissime: gli anziani le lasciavano ovunque. Ma spesso capitavano an­che protesi, arti artificiali, stampelle per la de­ambulazione» (Giu­seppe Rafaniello, all’ufficio «oggetti smarriti» di Termini dal 1993 al 2009).

Sei chilometri. Chi, una volta a Termini, volesse restituire una valigia o un portafogli trovati sul treno, deve consegnarli alle forze dell’ordine oppure portarli al «Reparto oggetti rinvenuti» del Comune di Roma, Circonvallazione Ostiense, a sei chilometri di distanza. Nel comune di Milano il servizio oggetti smarriti è in Via Friuli 30.

Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. Da fine 2011 Trenitalia ha un servizio ricerca e consegna oggetti smarriti per i clienti Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. È attivo nelle stazioni di Torino Porta Nuova, Milano Centrale, Venezia Santa Lucia, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini, Napoli Centrale, Reggio Calabria Centrale. Ci si può rivolgere all’ufficio Assistenza Clienti della stazione (che sia la destinazione finale del treno o una stazione intermedia) per richiederne la ricerca (qui il link alle grandi stazioni ferroviarie).

Numeri utili al ritrovamento. All’aeroporto di Fiumicino per gli oggetti smarriti nella zona antecedente i controlli di sicurezza, si deve contattare il numero 0665955253; se invece lo smarrimento è avvenuto oltre i controlli di sicurezza: 0665953313. A Ciampino c’è un ufficio Oggetti Rinvenuti al Terminal C – Arrivi int.li – Deposito bagagli (0665959327; 3357275507). A Malpensa per oggetti smarriti in aeroporto bisogna chiamare lo 0274862900. A Linate hanno un sito dove, registrandosi, si può accedere al materiale ritrovato. All’aeroporto di Napoli il servizio bagagli smarriti è gestito dall’ufficio di Lost & Found; nel caso di oggetti smarriti durante la sosta e il transito  c’è un indirizzo di posta elettronica: oggettismarriti@gesac.it.

Aste comunali. In Italia tutto quello che viene dimenticato a bordo degli aerei, dei treni e degli autobus viene raccolto nei depositi delle aziende di trasporto e, dopo circa un anno (la legge impone che gli oggetti ritrovati vengano custoditi almeno un anno), diventa di proprietà del sindaco del comune nel quale è stato rinvenuto. Per smaltire l’enorme quantità di beni accumulati, i comuni organizzano aste pubbliche.

Aste negli aeroporti. Ogni settimana vengono perduti 500 cellulari a Disneyland, 12 mila ogni anno a Washington. Bagagli: 15 mila al giorno smarriti negli Stati Uniti. Fra Linate e Malpensa vengono ritrovati e mai recuperati dai loro proprietari circa cinquemila oggetti ogni anno. Vengono battuti all’asta al terminal 2 di Malpensa.

Bere per dimenticare. Dalla lista fornita dall’ufficio «oggetti smarriti» dell’Oktoberfest di Monaco 2011 risulta che i visitatori hanno dimenticato quattromila oggetti, tra cui una sedia a rotelle, una dentiera con denti d’oro, delle mutande e dei documenti segreti su alcune nuove leggi della Baviera.

La città delle valigie smarrite. «Scottsboro è la città delle valigie non reclamate. Qui, dove finisce la catena montuosa degli Appalachi, inizia il paradiso degli oggetti smarriti: si chiama Unclaimed Baggage Center ed è stato fondato dai coniugi Doyle e Sue Owens nello stato dell’Alabama. Negli aeroporti americani in media vengono smarrite 7,34 valigie su mille. La prassi vuole che, dopo una permanenza di massimo quattro mesi nei depositi degli aeroporti, il loro contenuto venga donato in beneficienza o venduto. Oggi la maggior parte dei bagagli non reclamati viene acquistata a scatola chiusa dagli Owens che, con un ricambio di circa 7.000 nuovi arrivi al giorno, vendono il contenuto delle valigie negli oltre 3.700 metri quadrati dell’Unclaimed Baggage Center. Gli oggetti vengono rivenduti a un prezzo inferiore di circa il 50% rispetto al valore originale. La merce è costituita per il 60% da capi di abbigliamento. Di ogni genere e per ogni età. Seguono apparecchi elettronici, oggetti di bigiotteria, occhiali, i libri e souvenir. Tutto selezionato dagli oltre 140 dipendenti della ditta. Negli anni sono emersi, tra gli altri, uno smeraldo da 41 carati, un’armatura, un reperto archeologico egiziano del 1500 avanti Cristo, una macchina fotografica da shuttle disegnata dalla Nasa, un sistema di guida per un jet F16 del valore di circa 200 mila dollari, il pupazzo Hoggle utilizzato nel 1986 nel film Labirynth, un violino del 1770 e un serpente vivo. Le stranezze vengono conservate in un museo» (Benedetta Perilli, la Repubblica).

Regole per il viaggiatore smemorato: non mettere in valigia oggetti di valore, preferire quelle nelle quali si può scrivere l’indirizzo all’interno di una finestra protetta, mettere nel bagaglio informazioni di identificazione aggiuntive come l’itinerario del viaggio che si affronterà, fare un inventario del loro contenuto, una volta a bordo ricordarsi in quale scompartimento si trova il proprio bagaglio a mano e, in caso di smarrimento, chiedere subito l’intervento del personale e non lasciare l’aeroporto/stazione senza aver prima fatto una denuncia.

In sintesi. Se vi siete persi una valigia o un oggetto su una Freccia di Trenitalia potete contattare l’assistenza clienti, in aeroporto potete andare all’ufficio “Oggetti rinvenuti”. In tutti gli altri posti (treno, bus, altri mezzi di trasporto, stazioni, piazze etc.) vi conviene chiamare l’ufficio predisposto al Comune perché sarà lì che le aziende di trasporto lo avranno portato ma fatelo in fretta perché se non lo reclamate, nel giro di un anno verrà messo all’asta!

Per poter visualizzare i commenti devi accettare i cookie facoltativi, clicca qui per cambiare le tue impostazioni sui cookie.