Il vino di qualità a prezzi low cost

Rosso, bianco o bollicine? Piccoli consigli per scegliere una buona bottiglia di vino senza spendere una fortuna...

Non sempre i vini cari sono i più pregiati. Bere bene a meno di 10 euro si può. Lo dicono anche le guide del vino 2012.

La bassa qualità. Bisogna tuttavia diffidare dalle etichette che offrono prezzi che non coprono i costi di confezionamento (tappo, bottiglia, etichetta e retroetichetta) e di distribuzione (imballaggio, trasporti e provvigioni agenti).

3 euro, il prezzo medio. «Se si considera che il reparto vitivinicolo italiano fattura 14 milioni di euro con una produzione di 45 milioni di ettolitri, i calcoli dimostrano che il prezzo medio è di 3 euro» (Daniele Cernilli, ex direttore del Gambero Rosso).

Il cinema. «A Roma si fa il cinema col vino tavernello nel cestino» (Asia Argento).

A meno di 10 euro. Nella guida Slow Wine (in uscita il 24 ottobre) ci sono ben 169 etichette eccellenti nella classifica dei Vini Quotidiani a meno di 10 euro. Nella guida I vini low cost di qualità edita dal Gruppo Sole 24 Ore, Davide Paolini, gastronauta, ha selezionato circa 200 etichette divisi per regione che soddisfano palato e portafoglio.

I vini premiati. Nelle classifiche di rapporto qualità prezzo il Gambero Rosso ha messo al primo posto del podio il Lambrusco di Sorbara Leclisse (Emilia Romagna). Costo di una bottiglia? 9 euro. La guida dell’Espresso 2012 premia invece il Cannonau di Sardegna Sanazzos 2007 Gostolai (Sardegna) a 8 euro e il Verdicchio di Matelica 2010 Collestefano (Marche) a 7,50. Slow Wine preferisce invece il siciliano Kerasos 2010 Valdibella a 7,29 mentre I vini di Veronelli consiglia il Tritàno 2009 Peperoncino un Montepulciano d’Abruzzo a 9 euro, il Barbera d’Alba Ferrione 2008 Diego Conterno (Piemonte) a 9,50 e il FiaGré Caggiano a 10 euro (Campania).

Bordeaux. Lo Château Petrus del 1985 costa 1.800 euro. È un Bordeaux.

Vitigni e territori. La prima cosa che bisogna fare è individuare un vitigno gradito e scegliere un territorio. Solitamente i vini della propria regione hanno un costo inferiore. Sapere leggere le etichette aiuta molto nella scelta di un vino.

Terra. «Il vino è la poesia della terra» (Mario Soldati).

I bianchi del Sud. Vermentino di Gallura Superiore Canayli 2009, 100% uve Vermentino, Cantina di Gallura (Sardegna), 6,99 euro. Angimbé 2010, uve Insolia (70%) e Chardonnay (30%), Cusumano (Sicilia), 7,37 euro. Cirò,100% uve Greco bianco, Librandi (Calabria), 7,80 euro. Donna Marzia, Malvasia Bianca (70%) e altri vitigni raccomandati (30%), Conti Zecca (Puglia), 5 euro. Falanghina, Vadiaperti, 8 euro (Campania). Kantharos, uve Trebbiano, Cantine D’Uva (Molise), 7 euro.

Il vino ad alta quota. Il miglior vino bianco servito a bordo di un aereo è il Louis Mondeville Côtes de Gascogne (Francia) servito dalla compagnia low cost Easy Jet (Una bottiglia da 18.75 cl a 4,50). A premiarlo è stata una giuria internazionale formata da dieci giudici scelti fra sommelier famosi e giornalisti enogastronomici guidati dall’esperto di vini Tom Cannavan.  Hanno assaggiato (senza conoscerne in anticipo la marca) 12 vini rossi e altrettanti bianchi serviti a bordo delle principali compagnie aeree.

I bianchi del centro. Villa Gemma Trebbiano all’80%, Cococciola e Chardonnay, Masciarelli (Abruzzo), 8 euro. Satrico, uve Trebbiano Giallo, Chardonnay e Sauvignon, Casale del Giglio (Lazio), 5 euro. Bianco Poggio Belvedere di Montefalco, uve Grechetto 85% e Chardonnay 15%, Arnaldo Caprai (Umbria), 5 euro. Passerina Villa Angela (Marche), 9 euro. Nuvilia, uve Vermentino (toscana), 8 euro. Davide Paolini: «Il terreno argilloso su cui viene coltivato regala fresche sensazioni e una piacevole sapidità».

I tappi. Tappi in sughero su misura del cliente costano da 6 a 70 centesimi al pezzo.

I bianchi del nord. Albana, dalle omonime uve attraccata dalla botrite (un fungo), Fattoria Monticino Rosso (Emilia Romagna), 6 euro. Il Marca Oro Prosecco di Valdobiadene, Valdo (Veneto), 5 euro. Isonzo, Angoris (Fiuli) 8 euro. Muller Thurgau Mastri Vernacoli (Trentino Alto Adige), 5 euro (Davide Paolini, «chiaro esempio di buon vino a giusto prezzo»). Terre di Francia Corta, uve Cabernet Franc e Sauvignon, Barbera, Nebbiolo e Merlot, Fratelli Berlucchi (Lombardia), 8 euro. Riviera Ligure di Ponente, uve Pigato, Le Russeghine (Liguria), 7-8 euro. Sourgal, Moscato d’Asti, Elio Perrone (Piemonte) 9 euro. Blanc de Morgex, Priè Blanc, Cave du Vin Blanc (Val D’Aosta), 7 euro.

Il prezzo di una bottiglia. In media una bottiglia di vetro costa 30 centesimi; l’etichetta 10, il tappo 35, un chilo d’uva di qualità 55; la raccolta 17; la vinificazione 20; l’imbottigliamento 8; il trasporto 30. Totale: 2,05 euro.

I rossi del sud. Monica di Sardegna Perdera, uve Monica, Carignano e Bovale, Cantina Agricolas (Sardegna), 7 euro. Nero d’Avola,  Rapitalà (Sicilia), 6 euro. Gricos, Aglianico del Volture, Cantina Grifalco della Lucania (Basilicata), 7 euro. Primitivo di Manduria, Soloperto (Puglia), 5 euro. Aglianico, Mastroberardino (Campania), 9 euro. Mekan, Montepulciano, Cipressi (Molise), 8 euro.

Il vino alla mescita. Il prezzo di un calice di vino si calcola così: il costo della bottiglia deve essere coperto dalla vendita della metà dei bicchieri ottenibili. Ad esempio se con un litro di vino si ottengono 8 bicchieri, il prezzo della bottiglia deve essere recuperato dopo quattro calici. Per i vini frizzanti il prezzo sarà più alto per via del veloce deperimento della bottiglia.

I rossi del centro. Arboreo, Montepulciano, Pierantonj (Abruzzo), 7 euro. Cesanese del Piglio Alagna, Giuliani Marcella (Lazio), 7 euro. Shiraz, Casale del Giglio (Lazio), 7 euro. Torgiano Rosso Rubesco, uve Sangiovese e Canaiolo, Lungarotto (Umbria), euro. Perfetto per un’amatriciana. La Lacrima di Morro d’Alba, Mario Lucchetti (Marche), 8 euro Vignamurata 2008 Rosso Sovana Doc Superiore Sangiovese, Cantina cooperativa di Pitigliano (Toscana), 5,20 euro.

Lambrusco. «Sharon Stone manderebbe indietro lo champagne per un bicchiere di lambrusco emiliano» (Anna Molinari, Stilista)

I vini rossi del nord. Notturno, uve Sangiovese 100%, Drei Donà Tenuta La Palazza (Emilia Romagna), 7 euro.Valpolicella Classico, uve Corvina Veronese, Rondinella Molinara, Casa Vinicola Sartori (Veneto), 8 euro. Refosco dal Penducolo Rosso, Tenuta Ca’ Bolani, 8 euro. Teroldego di Rotigliano, La cantina Rotaliana di Mezzolombardo (Trentino), 9 euro. Sassella, uve Nebbiolo, Pignola e Pinot Nero, Nino Negri (Valtellina), 9 euro (può sostare anche 5 anni in cantina). Mocajolo, uve Omerasco, Le Rocche del Gatto, 8 euro. Monferrato Sostegno, uve Barbera e Pinot Nero, Marchesi Alfieri (Piemonte), 8 euro. Valle d’Aosta Donnas, uve Picotendro Nebbiolo (85%) e da Freysa e Neyret (15%) (Valle d’Aosta), 8 euro.

I Qr Codes. Sono dei piccoli quadrati di colore nero e bianco in grado di contenere informazioni (le “quick response”) e link a pagine internet. Basta puntare la fotocamera dello smartphone (dotato di software adeguato) verso il Qr code per accedere alla pagina internet relativa al vino, che fornisce tutte le informazioni di cui si può avere bisogno, compresi i cibi con il quale si abbina meglio.

App. Le applicazioni Qr Code per gli smartphone più diffusi sono: Optiscan per l’iPhone; QR Code Scanner Pro per BlackBerry; Beetagg per Nokia e Barcodescanner per Android. Se il vostro cellulare non è nella lista, potete consultare questo sito, che vi aiuterà a trovare una applicazione compatibile: www.mobile-barcodes.com

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