Con l’e-commerce risparmio

Secondo un sondaggio il 40% degli intervistati dice di aver spese fino al 50% in meno grazie allo shopping online. Ecco quello che c’è da sapere...

2015. Entro il 2015 oltre 200 milioni di europei acquisteranno online. Circa 40 milioni di acquirenti in più rispetto al 2011 (fonte: Casaleggio Associati).

L’e-commerce oltre la crisi. A differenza del commercio tradizionale, che risente della contrazione dei consumi, l’e-commerce è in crescita. Da aprile 2011 ad oggi, gli utenti attivi online sono aumentati dell’11%, raggiungendo i 10 milioni (fonte: Human Highway) e la previsione di crescita delle vendite dai siti italiani per il 2012 tocca il 18% circa, una percentuale che, tradotta in euro, equivale a 9,5 miliardi di euro (fonte: Netcomm).

Online non c’è recessione. Roberto Liscia, presidente Netcomm: «La recessione vale per tutti, colpisce il potere di acquisto delle persone. E invece per l’online sembra essere accaduto il contrario. In un anno un milione di italiani si sono aggiunti a quelli che già frequentavano i negozi della Rete, superando i 10 milioni di acquirenti».

Cosa si sceglie. Tra i comparti che trainano il settore la fa da padrone il tempo libero (56,9%), soprattutto grazie ai giochi d’azzardo, poi il turismo (24,8%), le assicurazioni (5,9%), l’elettronica di consumo (5,3%), l’editoria (2,3%) e l’abbigliamento (1,1%) (fonte: Casaleggio Associati).

Prima di acquistare. Per ricercare informazioni sul prodotto il 55% degli italiani usa l’online. Al momento di effettuare l’acquisto il canale più utilizzato resta però ancora il punto vendita tradizionale (69%), seguito dagli e-shop (30%) e dalla TV (1%) (fonte: e-Circle).

I risparmi sono online. Secondo un’indagine effettuata da Banzai Commerce, il 50% degli e-shoppers intervistati dice di aver risparmiato, nell’ultimo anno, fino al 20% acquistando online piuttosto che presso negozi fisici. Il 40% degli intervistati ritiene di avere speso fino al 50% in meno.

Spesa media. Un utente su quattro spende in media tra i 250 e i 500 euro l’anno, mentre uno su cinque si colloca nella fascia 500-1000 euro. Spende di più chi è iscritto alle newsletter: uno su dieci, nell’ultimo anno, ha dichiarato di aver acquistato beni o servizi per più di 2000 euro (fonte: E-Commerce Consumer Behaviour Report).

Vantaggi. Secondo l’ultima indagine di ContactLab, il 78% delle persone che hanno acquistato su internet sostiene che online si compra meglio, più facilmente e a meno.

Aziende sempre più social. Nella promozione dell’e-commerce crescono d’importanza i social network, che, negli ultimi tempi, vengono sempre più utilizzati come piattaforme di vendita. Il 72,1% delle aziende che fanno e-commerce, infatti, è presente sui social media e il 59% dichiara di utilizzarli come canale di comunicazione e promozione, con offerte dedicate ai fan, concorsi e sconti speciali riservati. Il social più utilizzato resta Facebook (ritenuto abbastanza o molto efficace dal 65% delle aziende), seguito da Youtube (considerato efficace dal 31%), Twitter e Google+ (26%). Meno rilevanti Linkedin (10% tra chi lo considera «molto» o «abbastanza efficace»), Flickr e Foursquare (4%) (fonte: Casaleggio).

Social commerce. Liscia al Sole 24 Ore: «Nascono e crescono le piattaforme che sposano e-commerce e social: gli italiani Blomming, Youmpa, Ulaola.com. Entro fine mese arriverà da noi l’inglese Ejero.com e sarà una rivoluzione». In buona sostanza si punta sull’interazione tra i contatti: i prodotti messi in vendita vengono commentati, criticati o consigliati sui social network dai clienti, che spesso si fidano più dei loro “amici” piuttosto che dell’azienda.

Cooltip. Cooltip è uno dei primi siti di social shopping nati in Italia che utilizza per le vendite il passaparola, proponendo ai propri utenti di condividere, suggerire e promuovere dei prodotti su Facebook in cambio di una percentuale sulle vendite. Una volta registrati al sito, si individuano alcuni prodotti che piacciono e li si condivide sulla propria bacheca di Facebook, con suggerimenti o consigli. Se qualcuno dei propri contatti clicca poi sul link e acquista un prodotto (non necessariamente quello segnalato), il cooltipper ottiene una percentuale del 10% sulla vendita, mentre l’acquirente un altro 10%. L’iscrizione è gratuita.

Blomming. Grande successo sta riscuotendo anche Blomming, sito di e-commerce che permette di creare uno shop online e vendere prodotti tramite i social network, senza alcun intermediario. L’utilizzo è semplice: ci si registra, si crea un negozio caricando foto, prezzi e descrizione dei prodotti, si abbina un conto PayPal, e poi si collega tutto alla propria pagina di Facebook (non vale per i profili personali) e si offre l’opportunità ai propri clienti di fare acquisti in poco tempo e senza mai lasciare il social. Chiunque può iscriversi e vendere senza limitazioni di prezzo o quantità. Il servizio è gratuito.

Come proteggersi. Quando si compra online, è importante dove e come si acquista. Prima di tutto è bene farlo solo da siti affidabili, che espongano le generalità dell’intestatario o della società. Diversamente, informatevi bene sul venditore (cercando il nome sui motori di ricerca, sui social network, verificando i feedback e i commenti). Poi leggete bene le condizioni di vendita (comprese le condizioni per il diritto di recesso) e le caratteristiche del prodotto. Per non avere sorprese, controllate anche il prezzo, tasse, spese di spedizione e modalità di pagamento.

Metodi di pagamento. La carta di credito classica è forse la soluzione più comoda e immediata, ma è bene assicurarsi che il sito sia più che affidabile e ben protetto: verificate che ci sia il classico “lucchetto” (di solito in basso a destra o nella barra di navigazione) e la “S” (quella che compare nell’indirizzo della pagina, che da “http” deve diventare “https”). Il metodo di pagamento più sicuro resta comunque PayPal, che richiede per l’apertura di un conto una serie di dati che garantiscono l’identità del venditore e, nel caso di truffe, si può chiedere un risarcimento. Utilizzabile anche il bonifico bancario perché garantisce una rintracciabilità della transazione.  Meno garantiti i pagamenti con le carte prepagate: essendo il trasferimento di denaro praticamente immediato, è impossibile rintracciare il venditore in caso di truffa . Scarse garanzie le offre il contrassegno: il pacco infatti può essere aperto sono dopo aver pagato e firmato la bolla di ricevimento. Se dentro c’è una fregatura, diventa difficile tutelarsi.

Acquisti. Per gli acquisti online la scelta è ovviamente ampia. Qualche esempio specifico: per l’abbigliamento, i siti più famosi sono yoox.it, asos.com, netaporter.com; per l’elettronica, monclick.it, pixmania.com, youbuy.it; per i viaggi, expedia.it, lastminute.com o booking.com; per i libri, bol.it, ibs.it… Per essere sicuri di acquistare al prezzo più conveniente, può essere utile confrontare il costo dei prodotti sugli ormai diffusissimi comparatori online, come kelkoo.it, twenga.it, trovaprezzi.it, ciao.it, bestshopping.com, okprezzi.it.

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