Belli, sani e… abbronzati

Per mantenere una pelle impeccabile sotto il sole bisogna prepararsi: protezioni, alimentazione e qualche trucchetto in caso di scottature......

Tintarella consapevole. Manca meno di un mese all’inizio ufficiale dell’estate. E questo è proprio il periodo migliore per prepararsi in maniera adeguata e consapevole alla tintarella.

Cosa fare prima dell’esposizione? La voglia di mettersi al sole e togliersi di dosso il pallore invernale è tanta, ma come preparare al meglio la pelle prima dell’esposizione? La prima cosa da evitare è un’immersione totale sotto i raggi: «Uno degli errori più frequenti che si commette con l’arrivo dell’estate è quello di esporsi al sole con una full immersion da week end. Si passa dallo stare completamente vestiti al gettarsi sotto i raggi del sole per alcune ore e poi di nuovo una settimana in ufficio. E così via. Il più delle volte senza protezione solare per paura di non abbronzarsi. Un altro errore è non rendersi conto del contesto in cui ci si trova: perché una cosa è fare una passeggiata all’aria aperta, un’altra è stare una giornata intera in barca» (Giuseppe Monfrecola, ordinario di Dermatologia all’università Federico II di Napoli) [fonte: Asca.it].

Pori liberi con lo scrub. Prima di esporsi, dunque, Yourself.it consiglia di liberare i pori, facendo uno scrub almeno una volta al mese, in modo da eliminare le cellule morte e da far respirare la pelle. A questo punto, passare all’idratazione con una crema a base di prodotti naturali e attendere 24 ore prima di stendersi al sole.

Mangio sano e mi abbronzo meglio. Anche l’alimentazione è importante per un’abbronzatura sana, oltre che per affrontare il caldo, l’afa e la disidratazione tipicamente estivi. Ma quali sono i cibi giusti, quelli che garantiscono il giusto apporto di vitamine, di minerali e di idratazione?

I cibi amici della tintarella. Per un’abbronzatura impeccabile fate attenzione ai colori: i cibi gialli, rossi, arancioni e anche verdi sono gli alleati migliori. Da Yourself.it la lista degli alimenti amici della tintarella, che contengono più beta-carotene, sostanza che l’organismo trasforma in vitamina A, importante per la vista e per la cute:
–      Carote
–      Radicchio
–      Albicocche
–      Melone
–      Cicoria e Lattuga
–      Peperoni
–      Pomodori
–      Pesche gialle
–      Cocomero

Inoltre, il beta-carotene contenuto in carote, pesche, albicocche, melone ecc. aumenta la produzione di melanina, consentendo alla nostra pelle di colorarsi meglio e più in fretta. Anche l’olio di oliva svolge un importante ruolo, grazie alle vitamine A ed E contenute, che aiutano a mantenere la pelle elastica. Le fragole, i lamponi, le ciliegie, i kiwi ecc. contengono antiossidanti e vitamina C, per combattere l’invecchiamento della pelle e i radicali liberi. Infine, molto importante, non dimenticarsi di bere molto, non solo acqua (meglio liscia che gassata), ma anche succhi e centrifughe di frutta e verdura.

Un tour per imparare e prevenire. Esporsi al sole ha i suoi benefici, ma va fatto con molta attenzione, per evitare scottature, eritemi e l’effetto dannoso dei raggi Uvb e Uva, causa a lungo andare di problemi ben più seri come tumori alla pelle. Il progetto “My Skin Ceck”, promosso da La Roche-Posay e da Adoi allo scopo di combattere il melanoma, ha evidenziato che un adulto su due e quattro bambini su dieci si scottano durante l’esposizione al sole. Proprio per imparare a vivere nel modo più sano la tintarella ed evitare spiacevoli e pericolosi inconvenienti, il progetto promuove un vero e proprio tour che dal 28 maggio al 26 giugno toccherà 11 piazze italiane, distribuendo materiale informativo e test gratuiti grazie alla presenza di dermatologi.

Le regole del sole. Sul sito di “My Skin Ceck” il decalogo di una corretta esposizione al sole:

  1. evitare l’esposizione nelle ore più calde della giornata (cioè tra le 11 e le 15);
  2. applicare il trattamento solare in modo uniforme prima dell’esposizione;
  3. non esporre neonati e bambini al di sotto dei 3 anni al sole diretto. Nei casi in cui l’esposizione sia inevitabile, proteggerli con i vestiti;
  4. dopo il bagno asciugare il bambino e applicare di nuovo una protezione solare specifica per i bambini (resistente all’acqua, alla sabbia e alla sudorazione);
  5. proteggersi con vestiti, cappello (a bordo largo, circa 7 cm, per proteggere orecchie, naso e fronte) e occhiali da sole con lenti filtranti;
  6. usare vestiti specifici anti-UV, con fibre molto strette o tessuti impregnati di filtri solari. Il livello di protezione dai raggi è indicato sull’etichetta e, in genere, si tratta di abiti riconoscibili dalla trama del tessuto molto stretta, dai colori (scuri o accesi, che assorbono meglio le radiazioni) e sintetici;
  7. ricordarsi che il nero protegge più del bianco e che il livello di protezione diminuisce con l’umidità;
  8. applicare la crema solare in quantità sufficiente su tutto il corpo, anche due strati;
  9. non dimenticarsi le orecchie, la nuca e i piedi;
  10. rinnovare frequentemente e abbondantemente l’applicazione per mantenere la protezione, specialmente dopo aver sudato o dopo essersi bagnati o asciugati.

E tu, di che fototipo sei? Quando si sceglie il solare giusto per la propria pelle, bisogna fare attenzione a scegliere il giusto fattore di protezione in base al fototipo: «Bisognerà scegliere un solare con una protezione adeguata, alla situazione e alla propria pelle. Attenzione: guardarsi allo specchio non basta. Non si deve solo tenere conto del proprio fenotipo (colore di pelle e capelli) per scegliere il solare, ma anche del proprio fototipo e cioè come la pelle reagisce al sole. Perché sotto il sole non siamo tutti uguali e le esigenze di protezione cambiano» (Giuseppe Monfrecola). Ecco i diversi fototipi [fonte: la Repubblica]:

–      Fototipo I: carnagione molto chiara, capelli biondo/rosso, occhi chiari, pelle molto sensibile che sviluppa un eritema, abbronzatura molto lieve o inesistente. Il fattore di protezione (il numero che compare sulla confezione del solare) va da 15 a 50+, in base all’indice UV;

–       Fototipo II: carnagione chiara, capelli biondo scuro/castano chiaro, occhi chiari o scuri, pelle delicata che tende a scottarsi facilmente, abbronzatura leggera. Il fattore di protezione va da 12 a 50, in base all’indice UV;

–      Fototipo III: carnagione bruno-chiara, capelli castani, occhi chiari o scuri, pelle che si scotta dopo l’esposizione intensiva, abbronzatura pronunciata e omogenea. Il fattore di protezione va da 9 a 50, in base all’indice UV;

–      Fototipo IV: carnagione oliva/scura, capelli castani scuri/neri, occhi scuri, pelle poco sensibile che può scottarsi in seguito all’esposizione intensiva, abbronzatura intensa. Il fattore di protezione va da 6 a 30, in base all’indice UV;

–      Fototipo V: carnagione bruno-oliva, capelli neri, occhi scuri, pelle che si scotta raramente, abbronzatura molto intensa. Il fattore di protezione va da 0 a 20, in base all’indice UV;

–      Fototipo VI: carnagione nera, capelli neri, occhi scuri, pelle che si scotta molto raramente. Il fattore di protezione va da 0 a 15, in base all’indice UV.

Su Saninforma.it anche un test per calcolare il proprio fototipo.

Crema solare, come si applica. L’applicazione del solare è molto importante. Innanzitutto, bisogna applicarlo prima dell’esposizione al sole, scegliendo il fattore di protezione in base all’indice UV e al proprio fototipo, e poi ripetere l’applicazione dopo il bagno o la doccia. Ma qual è la giusta quantità da usare? «Occorrono almeno 2 mg per cm quadrato di pelle, corrispondente a circa 5 tocchi di crema sul viso, 8 per il décolleté e l’addome, 5-6 tocchi per le gambe e altrettanti per le braccia, 8 per spalle e schiena» (Leonardo Celleno, dermatologo dell’università Cattolica di Roma).

In caso di scottature… In caso di scottature, Giovanni Leone, specialista dell’Istituto dermatologico San Gallicano di Roma, alla Repubblica spiega cosa fare e cosa, invece, evitare: «Se l’arrossamento non è molto intenso, si consiglia l’applicazione di idratanti in abbondanza: i comuni doposole. In caso di forte arrossamento, non ci si deve più esporre al sole, finché la pelle non riacquista l’aspetto normale».

I rimedi naturali. E poi ci sono anche i rimedi naturali contro le scottature solari. Eccone alcuni (da Greenme.it): per dare sollievo alla pelle che pizzica, si possono fare dei bagni allevianti, aggiungendo all’acqua tiepida della vasca un bicchiere di aceto di mele o mezzo di bicarbonato di sodio con una manciata di sale grosso o un bicchiere di farina d’avena. Per calmare la sensazione di bruciore ottimi anche gli impacchi all’aloe vera (applicandone il gel, meglio se fresco di frigorifero, come fosse un doposole), al tè verde (preparare l’infuso, lasciarlo raffreddare, aggiungerlo al bagno o applicarlo direttamente sulla pelle con una spugnetta), allo yogurt bianco naturale (meglio se fatto in casa), al cetriolo (frullare la polpa e filtrare con un colino fitto, poi applicare con un batuffolo di cotone sia sul viso che sul corpo).
Infine, ricordiamoci che la crema solare va conservata bene e buttata dopo un anno: il motivo è che i filtri solari perdono la loro efficacia dopo i 12 mesi, non proteggendo più la pelle [fonte: Altroconsumo.it].

I solari high-tech. I centri di ricerca Idi e Msd Italia hanno sperimentato i solari high-tech, creme intelligenti che “immunoproteggono”. La formula contiene fotoimmunoprotettori naturali (come il tè verde ecc.) che proteggono dai raggi Uva e Uvb e, grazie alla Tecnologia Reflex con Effetto Booster, hanno il 30 per cento di filtri chimici in meno ma che danno una protezione maggiore. I solari high-tech sono consigliati soprattutto per chi passa tanto tempo al sole, per i motivi più diversi [fonte: Asca.it].

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