L’economia europea chiude l’anno con la crescita più forte dal 2011

L’economia della zona euro ha terminato il 2016 con il miglior momentum degli ultimi 5 anni e mezzo, rafforzando le aspettative di crescita per l'anno appena incominciato, che sarà caratterizzato da una forte incertezza politica. Ecco qualche numero interessante

Il 2016 sembra essersi chiuso positivamente per la nostra zona euro. Il 2016 è stata l’annata con il miglior momentum degli ultimi anni sostenendo così la regione della moneta unica che si avvia ad iniziare un 2017 segnato dall’incertezza politica (link al post). L’indice composito PMI a dicembre è salito a 54,4 punti dai 53,9 punti registrati a novembre 2016 ed è il valore più alto in 5 anni e mezzo; bisogna tornare indietro di ben 67 mesi per trovare un valore migliore. Nei quattro Paesi principali della zona euro, l’espansione economica ha registrato l’accelerazione maggiore in Spagna (valore record su gli ultimi 6 mesi) seguito da Germania, Francia e ultima l’Italia. Le aziende del settore manifatturiero e dei servizi stanno beneficiando in questo periodo di una valuta debole, nei confronti delle altre, che contribuisce così a rendere i beni da esportare meno costosi e quindi più competitivi e appetibili.

economia zona euro 2016

Che cos’è l’indice PMI e perché è importante? La sigla PMI è inglese, come la maggior parte delle parole del mondo della finanza, e sta per Purchasing Managers’ Index, ovvero l’indice dei direttori degli acquisti. Il dato viene raccolto ed elaborato in Europa dalla società Markit. L’indice viene costruito attraverso delle indagini condotte su un campione di aziende, sia del settore manifatturiero che di quello dei servizi, e gli intervistati sono proprio i responsabili del settore acquisti, chiamati a rispondere ad una serie di domande sul numero di impiegati, sull’andamento della produzione, sui nuovi ordini, sui prezzi e cosi via. Le possibili risposte sono solo 3: miglioramento rispetto al mese precedente, peggioramento oppure nessun cambiamento. L’indice può assumere un valore compreso tra 0 e 100 e la linea di confine tra un’economia in contrazione ed una in espansione è rappresentato dal numero 50. Se il valore è superiore a 50 significa che l’economia potrebbe essere in espansione, dal momento che la maggior parte delle risposte indicano un miglioramento delle condizioni. Questi dati sono molto importanti dal momento che servono a misurare le condizioni di salute delle imprese che sono il vero e proprio motore dell’economia e sono proprio le stesse aziende a dare i dati per la elaborazione dell’indice.

La situazione in Italia. Buone notizie dal settore manifatturiero italiano che nell’ultimo mese del 2016 ha messo a segno la crescita maggiore della produzione in ben sei mesi. Questo risultato è stato possibile grazie all’incremento dei nuovi ordini ed in particolare di quelli esteri, ovvero le esportazioni, che hanno riportato la crescita più robusta dal mese di aprile. Per quanto riguarda il settore dei servizi, l’attività economica ha continuato ad aumentare ma è stato registrato un rallentamento della crescita rispetto al mese precedente. Complessivamente la fine del 2016 è stata generalmente positiva per per la nostra penisola ma il 2017 sembra una strada in salita; secondo la società MarkIt il nostro prodotto interno lordo nel 2017 dovrebbe crescere solo dello 0,4%.

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