Chiare, calde e dolci acque… per il mio benessere

Bere tanto è uno dei consigli da seguire per aiutare la propria salute. Ma anche un bagno caldo e le terme hanno proprietà curative, e rilassanti...

Gonfiore da post-feste. Con il Carnevale alle porte e le feste natalizie passate da poco, il rischio è quello di soffrire di pesantezza da post-abbuffata. Come fare, dunque, per rimettersi in forma al più presto?

Facile come bere un bicchiere d’acqua. La soluzione è semplice, come bere un bicchiere d’acqua. Questa, infatti, è una tra i principali alleati del nostro fisico, apporta svariati benefici e la sua importanza non va trascurata.

Scegliere la giusta acqua. Scegliere l’acqua giusta per le proprie esigenze tra le innumerevoli offerte dal mercato è il primo passo da seguire. Le acque vengono definite minerali quando sono sottoposte ad analisi chimico-fisiche e microbiologiche e rispondono a determinati criteri del Ministero della Salute. In base al tipo di minerali in esse disciolti, il cosiddetto “residuo fisso” (cioè la quantità di sali minerali depositati da un litro di acqua fatto evaporare a 180°), le acque minerali vengono classificate come (fonte: Sportmedicina.com):

–      Minimamente mineralizzate: hanno un contenuto di sali minerali inferiore a 50 milligrammi per litro. Sono acque “leggere”, cioè povere di sali minerali, che favoriscono la diuresi e facilitano l’espulsione di piccoli calcoli renali;

–      Oligominerali: hanno un contenuto di sali minerali inferiore ai 500 milligrammi per litro. In virtù dei pochi sali minerali presenti, sono ottime acque da tavola, adatte ad essere bevute quotidianamente, svolgono un’azione diuretica e contengono poco sodio;

–      Minerali: il residuo fisso è compreso tra 500 e 1000 milligrammi (1 g) per litro. Non devono essere bevute in quantità eccessive (fino a un litro al giorno) e vanno alternate con acqua oligominerale. Hanno applicazioni diverse a seconda del tipo di sostanze in esse presenti (calcio, zolfo, ferro, magnesio, bicarbonato…);

–      Ricche di sali minerali: il residuo fisso è di oltre 1500 milligrammi per litro. Essendo molto ricche di sali, devono essere bevute specificamente a scopo curativo e su consiglio medico. Si acquistano in farmacia, ma alcune si trovano anche nei supermercati.

L’importanza dell’etichetta. Quando ci troviamo al supermercato è bene, dunque, leggere l’etichetta facendo attenzione a:

–      residuo fisso: più il valore è basso, più l’acqua è leggera;

–      ph (indica il grado di acidità): l’acque acida è utile per i problemi digestivi, quella basica per riequilibrare l’acidità dello stomaco;

–      temperatura di imbottigliamento;

–      sostanze disciolte (sali minerali presenti in un litro d’acqua);

–      valore di nitrati (che deve essere basso) e di nitriti (assente). La dicitura “microbiologicamente pura” indica che l’acqua non contiene alcun microrganismo pericoloso;

–      data di scadenza.

Bere tanto, e con costanza. Per trarre maggiori benefici dall’acqua, un altro dei consigli da seguire è bere con costanza e al momento giusto: meglio bere un’ora dopo i pasti e non durante (combinata con le verdure, per esempio, l’acqua può rallentare la digestione). Nicoletta Bertolin, dietista del Relilax, centro termale dell’Hotel Miramonti di Montegrotto (Padova): «Al corpo va assicurato un quantitativo fisso di acqua. In questo modo il fisico non sarà abituato a trattenere liquidi per paura di andare in deficit. Agli organi, per abituarsi, basta solo una settimana. Il consiglio è bere dieci bicchieri al giorno, sono quasi due litri: l’ideale in una situazione di normalità» (fonte: Vanity Fair). Benefici dell’idratazione: riduzione del gonfiore intestinale, minore ritenzione idrica.

Bere anche se non si ha sete. L’importante, inoltre, è bere anche se non si ha sete. Lo stimolo della sete è indice già di disidratazione.

Perché bere acqua fa bene? Ecco i principali benefici del bere acqua sul nostro fisico (fonte: Blog.ok-salute.it/; Donna.tuttogratis.it/):

–      purifica il corpo: l’acqua che beviamo serve a eliminare le tossine;

–      fa perdere peso: bere prima dei pasti riduce le calorie introdotte con il cibo. Inoltre, l’acqua è sempre preferibile alle bevande gassate;

–      mantiene svegli: l’acqua attiva il sistema nervoso simpatico e aumenta l’attenzione;

–      favorisce la diuresi e, di conseguenza, aiuta a contrastare gli effetti dannosi dei farmaci aumentandone l’eliminazione attraverso i reni;

–      mantiene la pelle più bella e idratata;

–      in caso di prelievo del sangue riduce gli svenimenti. Uno studio della Croce rossa americana ha verificato che bere circa mezzo litro d’acqua prima di donare il sangue abbassa del 20 per cento la probabilità di perdere i sensi (fonte: Yourself.it/);

–      fa bene alle articolazioni;

–      dà energia: le forze diminuiscono in maniera proporzionale alla disidratazione del corpo. Motivo per cui bisogna bere molto, in particolare se si fa attività fisica;

–      riduce il rischio di infarto. Una ricerca pubblicata sull’American Journal of Epidemiology ha dimostrato che chi beve più di cinque bicchieri d’acqua al giorno avrebbe il 41 per cento di probabilità in meno di avere un attacco di cuore rispetto chi ne beve meno;

–      combatte il mal di testa. La disidratazione è causa di cefalea, quindi bere aiuta a sentirsi meglio;

–      favorisce la digestione e cura la stitichezza.

Attenzione a non esagerare. Iponatremia, intossicazione da acqua. Alcune persone soffrono di una forma di dipendenza dall’acqua e non riescono a farne a meno. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, una persona adulta con un peso di 60 chilogrammi dovrebbe assumere circa un litro e mezzo d’acqua o due al giorno. Joanne Jarvis, giovane londinese, ha raccontato al Daily Mail di arrivare a bere dai 6 ai 16 litri di acqua al giorno, non per sete, ma per il piacere che ne deriva. Bere acqua in quantità eccessiva, come in questo caso, può causare danni all’organismo (vertigini, emicrania, confusione dovute a una difficoltà dei reni nel filtrare i liquidi in eccesso; nei casi più gravi rigonfiamento dei tessuti e del cervello).

I benefici di un bagno caldo. Farsi un bel bagno caldo (ma non troppo, cioè con una temperatura non oltre i 37 gradi) è rigenerante sotto diversi punti di vista. Ecco alcuni consigli da Riza.it per un bagno adatto a ogni momento della giornata:

–      al mattino, se si è dormito male e la giornata si prospetta stressante: riempire la vasca con acqua tiepida e aggiungere 2 gocce di olio essenziale di rosmarino, 2 di lavanda e 2 di eucalipto, ideali per dare la giusta carica ed energia. Immergersi per una decina di minuti. Per tenere alla larga il raffreddore, farsi un bagno con 8 gocce di olio essenziale di pino;

–      il pomeriggio, bagno emolliente per combattere la pelle arrossata o screpolata, eczemi o orticaria: mettere in un sacchetto di garza una manciata di petali di rosa, un cucchiaio di amido di riso, uno di farina di mandorle, una scorza di limone e una manciata di fiori di sambuco. Lasciare il sacchetto per dieci minuti nell’acqua calda prima di immergersi;

–      di sera, per rilassare i muscoli e conciliare il sonno: far bollire per 10 minuti 50 grammi di fiori di camomilla in un litro d’acqua e aggiungere all’acqua del bagno; oppure sciogliervi 3/4 gocce di olio essenziale di sandalo e rosa.

Il costo degli oli essenziali va dai 7 ai 18 euro circa (per una confezione da 10 ml).

Il fascino delle terme, a costo zero. Curarsi con l’acqua è il principio base delle terme. Esistono diversi siti che permettono di individuare i luoghi termali adatti alle proprie patologie e di prenotare una vacanza, offrendo pacchetti convenienti e occasioni da cogliere al volo (per esempio: Benessere.com; Travel.it; Benessereviaggi.it; Hotelbenessere.it). Ma delle terme è possibile beneficiare anche a costo zero. Sparsi su e giù per la nostra penisola ci sono diversi luoghi in cui approfittare dei benefici dell’acqua calda, senza spendere le cifre richieste da spa e centri benessere e senza orari o limiti di tempo. Alcuni esempi:

–      le cascate del Gorello (Grosseto), conosciute anche come “cascate del mulino”: un ruscello che scorre in piccole vasche, in cui l’acqua è sempre più calda man mano che si sale, fino a fungere da idromassaggio vicino alla sorgente. Nella zona c’è un parcheggio e un bar;

–      il “Bagno Grande” di San Casciano: la sorgente sgorga a una temperatura di 41 gradi e confluisce in due vasche ad accesso libero;

–      le terme del Bagnaccio (Viterbo): sono presenti diverse sorgenti, sia ipertermali (65-66°C) che ipotermali (23-29°C), accompagnate da emissioni di gas. Sono gratuite, non ci sono servizi, ma sono facilmente raggiungibili e con parcheggio libero;

–      Ponte Bagni (Trapani): un fiume caldo, con colonne di vapore e fango in ebollizione. L’acqua calda sulfurea ha una temperatura che si aggira intorno ai 46-47°.

Per concludere, sul sito Terme Libere è possibile trovare l’elenco delle terme ad accesso libero in Italia, le indicazioni per raggiungerle e i servizi presenti.

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