5 regole per mettere in sicurezza il pc

Dagli antivirus gratuiti ai programmi per riconoscere i siti pericolosi, ecco come difendersi da virus, malware e ransomware.

La sicurezza del proprio computer non risiede solo nell’uso degli antivirus, ma parte da abitudini di navigazione corrette. Oltre a scegliere i software di protezione pc, infatti, bisogna saper prevenire le infezioni: tutelare la privacy sui social, usare le giuste accortezze quando si acquista online, scegliere password sicure e gestirle con buon senso, possibilmente con i software appositi, evitando siti e piattaforme a rischio virus. Tra antivirus gratuiti e commerciali, software che avvertono se si naviga su siti pericolosi e consigli di navigazione, scopriamo i sistemi per proteggersi da virus, malware, ransomware e zero day.

Antivirus gratuiti, sono completi? Quando installiamo un software di sicurezza ci aspettiamo che possa proteggere il pc da tutte le minacce presenti online. Purtroppo i prodotti gratuiti si rivelano spesso insufficienti e incompleti anche contro i virus o malware più attuali. In molti casi risultano anche privi di importanti funzioni come il controllo parentale, il filtro antispam delle mail e il firewall. Lo stesso Windows Defender, integrato nel sistema operativo Microsoft, si dimostra uno strumento di prevenzione adatto per esigenze di base. Tra i migliori antivirus gratuiti segnaliamo Comodo Antivirus, AVG e Avast.

Antivirus commerciali di qualità. Sfatiamo il mito per il quale l’antivirus migliore è quello che costa di più: il prodotto ideale è quello in grado di riconoscere una percentuale elevata di virus senza pregiudicare il funzionamento e le performance del pc, quindi senza appesantirlo. Solitamente i produttori commercializzano vere e proprie suite di sicurezza che comprendono l’antivirus e importanti moduli a corredo di esso. Per esempio, Kaspersky Internet Security 2016 (49,95€ annui) garantisce ottime performance di sicurezza, unite a interessanti moduli come il Firewall, per scongiurare intrusioni nel proprio pc, e le opzioni di monitoraggio in fase di navigazione web. Anche Eset Smart Security 9 (65,88€) e Norton Security (24,99€) rappresentano prodotti efficaci e completi per la sicurezza del computer di casa.

Prevenire è meglio che curare. Potrebbe sembrare retorica, ma si tratta di una grande verità: le precauzioni rappresentano la prima regola per evitare virus. La navigazione web dovrebbe essere scremata e limitata a siti conosciuti e presumibilmente sani; molto spesso, alcuni portali di streaming online illegali o altri, stracolmi di banner pubblicitari, visibili e nascosti, nascondono script e malware. Se non siete sicuri di ciò che state facendo, poteste installare il software gratuito Comodo Antivirus, utilizzando la funzione Virtual Desktop, che consente di effettuare tutte le operazioni sul pc senza correre il rischio di infettarlo. In generale, è buona norma fare regolarmente il back-up dei dati in modo da poterli ripristinare in caso di danneggiamento o reinstallazione del computer: leggete come eseguire il back-up in modo sicuro.

Programmi e siti a rischio infezioni. Con Zero-Day si intendono una o più falle di sicurezza presenti all’interno di software o siti web, già identificate ma non ancora risolte dai produttori. Per esempio il software Adobe Flash Player, utilizzato da alcuni siti per riprodurre video nel browser, è frequentemente soggetto a questo tipo di falle che potrebbero favorire l’accesso degli hacker ai nostri dati. Per comprendere la gravità della questione, basta pensare che alcune delle grandi aziende informatiche, quali Google e Facebook, sono disposte a retribuire economicamente gli utenti che evidenziano falle dei loro prodotti. Per proteggersi è quindi importante aggiornare costantemente i software e le app che abbiamo installato. Le Software House hanno tutto l’interesse di rilasciare patch e aggiornamenti per rendere i propri programmi più sicuri.

Difese e rimedi da Ransomware. Si chiamano virus del riscatto, classificati come Ransomware, e sono in grado di criptare tutti i file presenti nel computer, nel cloud e nei server connessi al pc, e chiedere appunto di pagare un “riscatto” per riavere indietro i propri dati. Alla base di questa infezione c’è un pericoloso script informatico, solitamente innescato aprendo allegati di mail sospette; al termine del lavoro sarà visibile una finestra con le indicazioni sulle modalità di ripristino dei propri documenti, previo pagamento. Poiché i Ransomware agiscono solo su sistemi Windows, alla base della prevenzione, oltre che il backup dei dati e l’installazione di un buon antivirus, c’è l’abilitazione delle copie shadow dei documenti, accedendo a “Sistema” dal pannello di controllo, selezionando la voce “impostazione di sistema avanzate”, “protezione di sistema” e “configura”. In questo modo sarà possibile dedicare una porzione del proprio hard disk per memorizzare versioni precedenti di cartelle e file, ripristinabili tramite tasto destro su ciascuna di esse. A tal proposito, per ripristinare numerosi documenti sarà possibile utilizzare l’app gratuita Shadow Explorer, che funzionerà come una macchina del tempo virtuale, utile per ripristinare i propri file danneggiati.

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