29 febbraio, il giorno che qualche volta c’è

Lo hanno voluto i capricci degli dei e la matematica degli uomini, ma non è sempre nefasto: c'è anche chi, quest'anno, guadagnerà di più ...

Che cos’è l’anno bisestile. L’anno bisestile è un anno a cui viene aggiunto un giorno in più, il 29 febbraio. Cade ogni quattro anni e serve a recuperare lo scarto tra l’anno civile e l’anno solare, che in realtà dura 365 giorni e 6 ore. Si evita così di accumulare un giorno di ritardo ogni quattro anni. Il 2012 è un anno bisestile.

Come si calcola l’anno bisestile. Nel calendario gregoriano (quello tutt’ora in vigore) il 29 febbraio cade negli anni divisibili per quattro (ad esempio 1996, 2004, 2012), ma non in quelli divisibili per cento (1800, 1900), a meno che non siano divisibili per quattrocento (il 2000 è stato bisestile).

I vantaggi economici del giorno in più. Quest’anno il 29 febbraio è mercoledì. Quindi ci sarà una giornata lavorativa in più rispetto agli altri anni, che vuol dire un aumento della produzione annua in Italia pari allo 0,5%, secondo quanto calcolato da Lavoce.info.

Gli svantaggi economici del giorno in più. Secondo l’Unione Nazionale Consumatori (Unc) il giorno lavorativo in più sarà un vantaggio per i lavoratori autonomi, che avranno un giorno in più di reddito, ma non per i lavoratori dipendenti, che riceveranno lo stesso stipendio. E questo, tradotto in termini di costo unitario del lavoro, per le imprese vale un taglio delle spese dello 0,4-0,5%. In assoluto, secondo l’Unc, il 29 febbraio farà spendere 81 euro in più a famiglia, cifra calcolata dividendo per il numero dei giorni annuali la spesa media della famiglia italiana per tutti i beni e servizi.

Cosa cambia per i consumatori. Ecco i principali cambiamenti e i consigli per i consumatori con l’anno bisestile:
• Assicurazioni. Non cambia nulla per le tariffe da pagare, che sono computate ad anno, anche se rateali, ma bisogna fare attenzione se la rata scade dal 15 febbraio in poi, per calcolare i 15 giorni utili al pagamento durante i quali rimane la copertura assicurativa.
• Interessi bancari. I depositi bancari saranno arricchiti da un giorno di interessi in più, che si calcolano in giorni lavorativi, e il  29 febbraio quest’anno è mercoledì.
• Affitti. La legge n. 392/1978 concede 20 giorni di tempo per pagarli, trascorsa la scadenza pattuita. In pratica, quindi, a marzo c’è un giorno in più.
• Contributi Colf. Una piccola spesa in più, dato che i contributi per le collaboratrici domestiche si calcolano sulle ore lavorate.
• Abbonamenti. Gli abbonati ai giornali avranno gratis un numero in più, al contrario di chi li compra in edicola. Stesso discorso per gli altri abbonamenti (treno, autobus, autostrade, ecc.), in confronto a chi compra il biglietto di volta in volta.
• Bollette. Le scadenze per il pagamento, al fine di evitare le penalità, sono estremamente variabili, ma in genere vanno da 5 a 15 giorni dalla data di emissione. È bene ricordarsi, quindi, che febbraio ha 29 giorni.
• Cambiali. Se la scadenza è a fine mese febbraio, c’è un giorno di tempo in più per pagarle.
• Multe. Ci sono 60 giorni di tempo per pagarle (altrimenti raddoppiano). Anche in questo caso tenere conto del giorno in più, così come per la prescrizione, se il verbale viene recapitato oltre i 150 giorni dall’infrazione.

La credenza popolare. La cattiva fama dell’anno bisestile come anno funesto deriva dal fatto che febbraio per gli antichi romani era il mensis feralis, il mese dei morti, quasi completamente dedicato a riti per i defunti e a cerimonie di costrizione e purificazione. Secondo il calendario arcaico attribuito a Romolo, si trattava dell’ultimo mese prima del nuovo anno, che nasceva a marzo.

Il compleanno ogni quattro anni. Nel mondo le persone che compiono gli anni ogni quattro anni sono quasi quattro milioni. Possibilità di nascere il 29 febbraio: una su 1.461.

Stratagemmi per i bisestili. «Da ragazzo avevo un amico, tale Carletto Capone, il cui compleanno cadeva giusto il 29 febbraio. Per lui quella ricorrenza era un piccolo dramma. Per tre volte infatti, ogni quattro anni, si perdeva i regali di compleanno. Gli amici, poi, invece di chiamarlo Carletto, lo chiamavano Bisestile, e questo lo faceva infuriare ancora di più. Capone con la famiglia in qualche modo riuscì a trovare un accordo: festeggiava il suo compleanno alla mezzanotte in punto del 28 febbraio e pazienza se il giorno dopo era solo il primo marzo» (Luciano De Crescenzo).

Il festival dell’anno bisestile. Ad Anthony, nel New Mexico, si organizza il festival mondiale dell’anno bisestile, quest’anno sarà la settima edizione. Le celebrazioni includono gite in mongolfiera, enormi torte di compleanno per i bambini (quattro strati di panna, quattro di cioccolato, quattro di frutta), con musiche di Graham Nash (quello di Still Nash e Young) la cui moglie Susanna fa parte appunto del “Club 29”. Hanno le loro community, si ritrovano su mystro.com o su leapdaybabies.com.

Il club mondiale dei bisestili. Lo spagnolo José Manuel Ubarrechena, nato a San Sebastian il 29 febbraio 1936, stufo di «spegnere le candeline il primo marzo di ogni anno», nel 1996 ha deciso di fondare il Club Mundial de los bisiestos: persone che da tutto il mondo che festeggiano insieme il loro compleanno che cade solo ogni 1.461 giorni. Già nel Guinness dei primati, l’associazione s’è formata grazie all’annuncio «Si cercano bisestili» pubblicato da Don José Manuel sul giornale locale Diario Vasco: dai sessanta soci iniziali, s’è arrivati oggi a oltre duemila.

Il giornale bisestile. La bougie du sapeur, cioè la “Candela del pompiere”, l’unico giornale al mondo a periodicità bisestile, in edicola in Francia solo il 29 febbraio, 200mila copie di tiratura. Notizie del giorno: riassunto degli ultimi quattro anni, tono preferibilmente comico. C’è anche l’oroscopo. Sull’ultimo numero alla voce Bilancia profetizzava: «Non perdete la speranza, prima o poi troverete l’anima gemella…». Ha anche un supplemento domenicale che esce però ogni 28 anni.

Il giorno in più. «Siamo fatti di acqua e tempo. Evaporiamo con lentezza: 365 giorni all’anno. Ma con l’errore di un giorno. L’anno bisestile (che ci aspetta) aggiusta l’errore. Rimuove l’imperfezione di quel giorno. Risarcisce lo sbaglio di quelle 5 ore, 48 minuti, 46 secondi che il calcolo degli uomini cancella per quattro anni di seguito. L’anno bisestile rimette le lancette dell’anno al loro posto tra il sole, la luna, il capriccio di molti dei e la matematica degli uomini. Inventa il trecentosessantaseiesimo giorno. Lo infila in coda al mese più corto. Lo nomina 29 febbraio, il giorno che qualche volta c’è» (Pino Corrias).

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